Inflazione Usa a minimi in due anni, la Fed potrebbe fare una pausa sui tassi - IG

Investing.com  |  Autore Alessandro Albano

Pubblicato 10.05.2023 15:50

Aggiornato 10.05.2023 16:00

Di Alessandro Albano

Investing.com - L'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti si è attestato ad un tasso annuale del 4,9% ad aprile rispetto al 5% previsto dal mercato, registrando così l'aumento più contenuto dall'aprile 2021, con l'indice dei prezzi principali, o core, aumentato al 5,5% rispetto al 5,6% di marzo.

Il rallentamento, scrive in una nota Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, "è costante dai valori di giugno 2022 quando inflazione si attestava attorno al 9% fino al 4,9% di aprile 2023. La principale ragione è la caduta dei prezzi degli energetici e dei servizi al comparto energetico".

L'esperto evidenzia l’aumento su base mensile, pari allo 0,4%, lo stesso ritmo "evidenziato negli ultimi 5 mesi, eccetto febbraio 2023 quando è stato ancora più alto al +0,5%", e mostra come l’inflazione core rimanga "quindi persistente su livelli alti".

Secondo IG, "i dati sulle pressioni inflazionistiche mostrano un lieve miglioramento ma soprattutto non registrano sorprese negative che avrebbero potuto portare argomentazioni ai membri più falchi all’interno della commissione operativa della Federal Reserve per effettuare ancora un rialzo del costo del denaro nella prossima riunione di giugno".

A seguito della lettura, La Fed potrebbe decidere per la prossima riunione di giugno "di fare una pausa nel processo di rialzo dei tassi di interesse, esaminando così ancora più attentamente gli effetti delle politiche monetarie portate avanti negli ultimi mesi sull’economia reale in particolare su inflazione, occupazione, crescita delle attività economiche e salari dei lavoratori".

"Solamente dati fuori dalla norma nel prossimo report sul mondo del lavoro sulla crescita dei salari dei lavoratori potrebbe convincere i banchieri centrali ad applicare un nuovo rialzo", aggiunge Diodovich.

Guardando le aspettative dei mercati, secondo il Fed rate monitor di Investing.com , che misura i future sui fed funds a 30 giorni, sono oltre l'84% le probabilità di uno stop dei tassi nel meeting del prossimo mese.

Per la riunione di settembre, forse con troppo ottimismo visti i dati sul mercato del lavoro di venerdì, i future prezzano al 50% la possibilità di vedere un taglio dei tassi pari a 25 punti base.

In questo momento, il Dow Jones è in calo dello 0,2%, lo S&P 500 guadagna lo 0,3% mentre il Nasdaq avanza dello 0,8%, a cui si aggiunge un T-note decennale in calo al 3,44% di rendimento.

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