Italia, meno operazioni M&A in 2020, ma cresce controvalore con grandi deal - Refinitiv

Reuters

Pubblicato 21.01.2021 11:56

MILANO (Reuters) - L'anno scorso il valore delle operazioni di M&A che hanno coinvolto l'Italia è cresciuto del 37% rispetto al 2019 a 75,6 miliardi di dollari grazie a deal di grandi dimensioni, che compensano un calo del 23% del numero assoluto, ai minimi dal 2015.

E' quanto emerge dal rapporto Investment Banking Italia 2020 redatto da Refinitiv.

Secondo le rilevazioni del provider di dati finanziari i due maggiori deal dell'anno hanno visto protagonista la società di pagamenti digitale Nexi (MI:NEXII) per 12,7 miliardi di dollari, pari al 16,8% del M&A totale italiano.

Le operazioni che hanno avuto come target società italiane, finalizzate prevalentemente da operatori francesi (per 10,6 miliardi di dollari) e statunitensi (per 6,2 miliardi di dollari) hanno totalizzato investimenti che non si vedevano da cinque anni a 60,6 miliardi di dollari (+92% rispetto al 2019).

Ai picchi degli ultimi 13 anni l'M&A domestico per 28,9 miliardi di dollari, mentre l'attività verso l'estero è scesa del l34% a 12,8 miliardi di dollari, valore più basso degli ultimi tre anni.

Appartengono al settore finanziario la terza e la quarta operazione per dimensione, sottolinea il rapporto: rispettivamente l'acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext (PA:ENX) e quella di Ubi Banca (MI:UBI) da parte di Intesa Sanpaolo (MI:ISP).

Sul versante degli adviser finanziari, Goldman Sachs (NYSE:GS) conferma il primato del 2019 grazie al coinvolgimento in tutte le sei principali operazioni italiane di M&A del 2020.