Marina Berlusconi critica premier Meloni per tassa extra profitti banche

Reuters

Pubblicato 15.09.2023 18:18

ROMA (Reuters) - Marina Berlusconi, figlia dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha criticato la tassa sugli extra profitti bancari, sottolineando le divisioni sulla questione all'interno della coalizione di governo.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è assunta la responsabilità personale della manovra, che prende di mira gli utili extra realizzati dalle banche grazie all'aumento dei tassi di interesse.

Si tratta della prima critica pubblica a una manovra della premier da parte di Marina Berlusconi, che insieme al fratello Pier Silvio ha assunto il controllo effettivo dell'impero imprenditoriale di famiglia dopo la morte del padre a giugno.

La critica arriva mentre Forza Italia presenta in parlamento proposte per diluire la misura che, in seguito al suo annuncio ad agosto, ha scatenato il caos nel settore bancario.

"Chi stabilisce quando un profitto è extra e quando è normale?", ha detto Marina Berlusconi ai giornalisti dopo l'assemblea Confindustria.

"Se è extra, in che misura lo è? (È un) provvedimento che si presta a diversi dubbi e diverse critiche", ha aggiunto, avvertendo che potrebbe rendere l'Italia meno attrattiva per gli investitori stranieri.

Gli emendamenti di Forza Italia consentirebbero alle banche di dedurre in parte l'importo da pagare dall'imposta complessiva sulle società, esenterebbero le banche minori dal pagamento dell'imposta ed escluderebbero i rendimenti dei titoli di Stato.

Il partito propone inoltre di limitare il prelievo allo 0,18% delle attività ponderate per il rischio ("risk-weighted assets" o Rwa) invece dell'attuale 0,1% sul totale delle attività.

Meloni si è detta aperta ad alcune modifiche, a patto che il prelievo fiscale previsto rimanga invariato a "poco meno" di 3 miliardi di euro.

Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, detiene una partecipazione del 30% in Banca Mediolanum (BIT:BMED), una delle società interessate dall'imposta.