Mercati Asiatici in calo sulla scia dei cali del petrolio; Nikkei -0,2%

Investing.com

Pubblicato 07.06.2011 07:50

Investing.com - I mercati azionari asiatici hanno chiuso in negativo la giornata di martedì, le azioni dei produttori di petrolio hanno riportato delle perdite dopo che il prezzo del greggio è sceso sotto i 100 dollari al barile, mentre gli esportatori giapponesi hanno segnato performance negative tra i timori per la ripresa globale.

Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,65%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha segnato -0,83%, mentre in Giappone il Nikkei 225 ha perso lo 0,18%.

Le azioni degli esportatori giapponesi sono state in netto calo, i timori per la ripresa economica globale hanno attenuato le prospettive per proventi da esportazione.

Il gigante dell’elettronica di consumo Sony ha visto unc alo delle azioni dell’1,75%, i titoli Nintendo hanno perso l’1,35%, mentre i titoli per il produttore di fotocamere digitali Canon, che ottiene quasi l’80% del proprio fatturato all'estero, sono crollati del 3,1%.

La Toyota ha visto un aumento delle azioni del 2% dopo che il quotidiano Nikkei ha riportato che l’azienda intendeva aumentare la produzione mensile della sua Prius ibrida al 70% al di sopra del suo obiettivo iniziale tra agosto o settembre.

I titoli Tokyo Electric Power Company hanno segnato +2,4%, rimbalzando da un minimo record dopo che il capo portavoce del governo Yukio Edano ha dichiarato che il governo stava cercando di evitare i procedimenti legali di bancarotta per l’azienda.

A Hong Kong, le azioni dei produttori di petrolio hanno riportato delle perdite dopo che i prezzi del petrolio sono scesi sotto i 100 dollari al barile tra le preoccupazioni per un rallentamento della domanda mondiale e in vista di una riunione dell'OPEC.

China Shenhua Energy ha visto un calo del 2,3% delle azioni, CNOOC, il principale estrattore di petrolio offshore ha perso l’1,1%, mentre Sinopec, il gigante di petrolio e gas ha perso il 3,6%. Glencore International, colosso delle materie prime mondiali ha visto le azioni crollare dello 0,5%.

In Australia, l’indice ASX/200 è sceso dello 0,2% a un minimo di cinque settimane dopo che la Reserve Bank of Australia ha mantenuto il suo tasso di interesse di riferimento invariato al 4,75% per il sesto incontro consecutivo nel mese di giugno e ha indicato che l'attuale politica monetaria è rimasta adeguata.

Le azioni degli estrattori minerari sono in discesa, con il colosso minerario BHP Billiton in calo dello 0,95%, il rivale Rio Tinto che perde lo 0,7%, mentre le quote di Platinum Australia hanno perso il 3,1%.

Le prospettive per i mercati azionari europei sono state modestamente ottimiste: futures Euro Stoxx 50 +0,1%, futures francesi CAC 40 +0,15%, futures FTSE 100 +0,2%, futures tedeschi DAX -0,23%.

Più tardi nella giornata, interverrà il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Le sue dichiarazioni saranno strettamente osservate per avere delle opinioni sulla ripresa economica degli Stati Uniti.
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