Moncler vede spazio per ripresa ricavi in seconda parte 2021 - Ruffini a Reuters

Reuters

Pubblicato 16.12.2020 15:02

MILANO (Reuters) - Moncler (MI:MONC) non si aspetta grandi miglioramenti nella prima parte del 2021 rispetto al difficile contesto attuale determinato dall'emergenza Covid e spera in una decisa ripresa delle vendite a partire dalla prossima estate.

Lo ha detto a Reuters il presidente e amministratore delegato Remo Ruffini nel corso di un'intervista. I produttori di beni di lusso hanno affrontato una crisi senza precedenti quest'anno innescata dalla pandemia di COVID-19 che ha portato alla chiusura di negozi, ridotto la domanda e quasi azzerato i viaggi per turismo.

Dopo il sollievo del terzo trimestre grazie in particolare alla ripartenza della Cina, la nuova ondata di restrizioni che incombe su gran parte del mondo occidentale nella cruciale stagione delle vacanze invernali sta raffreddando le speranze di una veloce ripresa. "Non vedo una situazione che possa cambiare molto nel primo semestre dell'anno prossimo, ci siamo strutturati per adeguarci a questa situazione di mercato", ha detto ieri sera Ruffini in un'intervista telefonica. "La mia speranza è che nel secondo semestre ci sia una realtà totalmente diversa. Abbiamo visto che quando si riapre, i consumatori hanno molta energia, vogliono tornare a comprare nei negozi e online". "Stavamo andando bene (nel terzo trimestre), ma se i negozi sono di nuovo chiusi non possiamo fare molto. La mia speranza è che dal prossimo luglio possa ripartire qualcosa di interessante e che si torni alla normalità, anche se sono fortemente convinto che sarà una nuova normalità, diversa dal passato". Secondo Ruffini, ad esempio, le persone viaggeranno meno di una volta ancora per 3-5 anni. I ricavi del marchio, noto per le sue giacche di piumino, dovrebbero scendere del 15% quest'anno e poi recuperare pienamente l'anno prossimo a 1,64 miliardi di euro, un po' sopra i livelli del 2019, secondo le stime di consensus. Quando la Cina ha allentato le misure restrittive anti-contagio, racconta il manager, c'è stato un boom della domanda e in Europa le persone - anche se si trattava solo di locali - sono tornate nei negozi quando è finito il lockdown.