Monetario, brevissimi poco lontani da riferimento depositi, si ragiona su parole Draghi

Reuters

Pubblicato 26.07.2019 11:32

MILANO (Reuters) - La parte brevissima della curva dei tassi sul mercato interbancario viaggia un paio di centesimi al di sopra del riferimento Bce sui depositi marginali, con operatori e analisti ancora in fase di elaborazione delle parole di Mario Draghi ieri.

Francoforte ha optato per una conferma dei tassi, aprendo però in maniera ancora più esplicita -- rispetto al famoso intervento di Sintra -- alle possibilità di misure di stimolo aggiuntive quali un 'tiering' del tasso sui depositi e un nuovo programma di acquisti QE.

La reazione del mercato alle parole del numero uno Bce è stata tutto sommato confusa, con un primo momento di entusiasmo -- vale a dire una discesa dei rendimenti -- seguito da una marcata correzione.

Tornando ai fondamentali, comunque, il tono di Draghi resta assolutamente 'dovish'. Si parla di un quadro macro in progressivo e continuo deterioramento dunque il messaggio è inequivocabile: si va verso un taglio dei tassi in settembre, quando partiranno anche le nuove operazioni Tltro, e si studiano in dettaglio le ipotesi 'tiering' e quella di un nuovo QE.

Francoforte ha inoltre aggiustato la 'forward guidance' e vede tassi su livelli attuali -- ma la novità è l'aggiunta di "o inferiori" -- per lo meno fino alla fine del secondo semestre 2020.

Pubblicata in mattinata, l'ultima indagine trimestrale commissionata dalla Bce ai previsori professionisti (Spf, 'survey of professional forecaster') proietta per la zona euro prospettive di inflazione in ulteriore calo sia nel 2020 sia nel 2021.

L'andamento dei tassi impliciti indica per settembre una chance di 88,89% di un taglio da 10 centesimi sui depositi marginali, il cui riferimento passerebbe a -0,5%.

Intorno alle 11,30 su General Collateral Italia il tasso overnight scambia a -0,385%, tom/next a -0,36% e spot/next a -0,365%.