Necessario piano Ue a lungo termine contro fake news su 5G - lettera 15 Paesi

Reuters

Pubblicato 19.10.2020 10:50

di Foo Yun Chee

BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea ha bisogno di stabilire una strategia per combattere la disinformazione sulla tecnologia 5G, per non rischiare un deragliamento della ripresa economica e dei target digitali a causa di dichiarazioni false.

Lo richiede un gruppo di 15 paesi Ue, tra cui la Polonia e la Svezia.

Teorie di cospirazione riguardanti un nesso tra il nuovo coronavirus e la tecnologia wireless 5G hanno portato al rogo di antenne telefoniche in 10 Paesi europei, oltre ad assalti contro addetti alla loro manutenzione nel corso degli ultimi mesi.

I 27 Stati Ue vedono il 5G come il perno della ripresa economica dalla pandemia di Covid-19 e dell'autonomia tecnologica, con la promessa di adoperare la tecnologia in diversi ambiti, dalle auto a guida autonoma a operazioni di chirurgia in remoto, includendo anche una spinta per la produzione automatizzata.

I 15 Paesi hanno elencato i loro timori e le loro proposte in una lettera congiunta, vista da Reuters, diretta alla Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, al Commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton e alla vicepresidente della Commissione europea responsabile per i valori e la trasparenza Vera Jourova.

"È chiaro ... che stiamo notando crescente attività da parte del movimento contro il 5G in tutta l'Unione europea", hanno scritto, chiedendo al blocco di "adottare un approccio attivo, a lungo termine e sistemico" per contrastare i dubbi riguardanti le reti 5G e i campi elettromagnetici (EMF).

"Noi, in qualità di Stati Membri, siamo disposti a contribuire a questa iniziativa per l'intera Unione europea con le nostre competenze nazionali e le nostre migliori pratiche, per affrontare la questione della disinformazione sul 5G e sui campi elettromagnetici", si legge nella lettera.

I Paesi hanno richiesto urgentemente maggiori sforzi di ricerca scientifica sui rischi per la salute dei cittadini, proponendo una campagna di sensibilizzazione a livello europeo, suggerendo anche un ampio dibattito sui timori e sulle preoccupazioni dei detrattori del 5G.