Peugeot, fusione bocciata a Parigi mentre Fiat continua a correre

Investing.com

Pubblicato 31.10.2019 10:05

Aggiornato 31.10.2019 10:50

Investing.com – La fusione tra Fiat (MI:FCHA) e Peugeot è stata accolta in maniera molto diversa dai mercati. Se a Milano Fiat aggiunge un altro 9% dopo il +9,53% di ieri e Exor (MI:EXOR) +10% in due giorni, a Parigi Peugeot (PA:PEUP) cede oltre l’8%, perdendo più del doppio dei guadagni arrivati ieri (+4,53%).

Secondo gli esperti, il diverso andamento dei titoli può essere legato alle decisioni sui divendi da distribuire in seguito alla fusione, con i francesi che vedranno distribuire ai propri soci la partecipazione del 46% detenuta in Faurecia . Agli azionisti Fca (MI:FCHA), invece, verrà distribuito un dividendo di 5,5 miliardi di euro, con Exor (MI:EXOR) principale beneficiario.

Debole tutto il settore europeo oltralpe, con Faurecia (PA:EPED) che cede oltre il 3%, mentre anche i titoli tedeschi come Porsche (DE:PSHG_p), Continental (DE:CONG), BMW (DE:BMWG), Daimler (DE:DAIGn) e Volkswagen (DE:VOWG) (DE:VOWG) scambiano in rosso.

Intanto è arrivata l’ufficialità dell’operazione dopo che il Consiglio di Sorveglianza di Peugeot e il cda di Fiat (MI:FCHA) si erano riuniti “dopo le "intense discussioni tra i management team delle due società".

L’approvazione della fusione è arrivata all’unanimità dei rispettivi organi, prevedendo una fusione paritetica (50/50), dando mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un Memorandum of Understanding vincolante.

Favorevole l’accoglienza da parte del ministro dell’Economia e delle Finanze della Francia, Bruno Le Maire, che pone l’accento sulla possibilità di “creare un leader mondiale dell'auto e della mobilità”.

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La transazione “permetterebbe di creare il quarto gruppo automobilistico mondiale”, proseguono dal ministero francese, “ che sarebbe presente in tutto il mondo con una forte impronta industriale in Europa e America”, rileva il ministero, sottolineando che “l'operazione offrirebbe ai due gruppi le dimensioni necessarie per realizzare gli investimenti indispensabili per fare fronte alle sfide della transizione energetica, dell'elettrificazione, come pure dell'auto condivisa, autonoma e connessa". “Il Governo sarà particolarmente vigile sulla conservazione della presenza industriale in Francia, la localizzazione dei centri decisionali e la conferma dell'impegno del nuovo gruppo sulla creazione di una filiera industriale europea delle batterie elettriche”, concludono.

Positivi anche gli analisti, in quanto rappresenta un "deal positivo che oltre a migliorare il profilo di rischio permette di beneficiare delle rilevanti sinergie industriali altrimenti non ipotizzabili e ottenere un premio nella valutazione".

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