Primo no di Ubi a Intesa Sanpaolo: “offerta ostile e inaccettabile”

Investing.com

Pubblicato 20.02.2020 14:22

Di Mauro Speranza

Investing.com – Si complica l’operazione che potrebbe portare a creare un gigante del sistema bancario tramite l’offerta di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) a Ubi Banca (MI:UBI) arrivata nei giorni scorsi.

Arriva, infatti, il primo rifiuto all’offerta dopo che il Car, il patto di consultazione tra azionisti che raccoglie il 18% di Ubi Banca (MI:UBI), ha definito l’offerta di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) “ostile, non concordata, non coerente coi valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile.

Ubi Banca (MI:UBI) viene definita dal gruppo come “una banca sana, stabile, redditizia, ben gestita per competenze e risorse umane, competitiva e conosciuta sul mercato di riferimento, realtà centrale per il sistema socioeconomico del Paese.

I soci riuniti nel Car hanno aggiunto di voler “tutelare il loro investimento in banca con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un progetto di medio lungo periodo”, pertanto si sono dichiarati contrari ad una operazione da loro definita Ops di Intesa-Unipol.

h2 La risposta di Intesa Sanpaolo (MI:ISP)/h2

Immediata la risposta dell’ad di Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Carlo Messina, il quale ha definito “singolare” la posizione di Ubi Banca (MI:UBI). “L’unico modo di fare una acquisizione è fare una proposta e poi discuterne in modo positivo o negativo”.

"Come è possibile fare una acquisizione in modo differente?”, si chiedeva Messina, “se fai una operazione tra eguali, puoi farla ostile o amichevole, ma se fai una acquisizione e parli con centinaia di investitori come puoi fare un accordo prima? C'è l'insider trading, ci sono molto conseguenze". "Questa è una operazione di mercato. Non ci sono discussioni con i singoli investitori. Saremo felici se aderiranno alla proposta", aggiungeva Messina.

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Già nella mattinata di oggi, Messina affermava che l’offerta già inviata non può essere modificata. “Ci sono zero probabilità di aumentare il prezzo di offerta” e se l’operazione non andasse in porto, Intesa (MI:ISP) continuerà come sempre, perché la banca “è già un gruppo così forte”.

h2 I due titoli in difficoltà a Piazza Affari/h2

Trascorsa una mattina in verde, i titoli di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Ubi Banca (MI:UBI) subivano il colpo della decisione del Car.

Le vendite su Intesa Sanpaolo (MI:ISP) si abbattevano a metà seduta facendo virare in negativo il titolo e portando le azioni a cedere lo 0,60%.

Stesso percorso per Ubi Banca (MI:UBI), le cui perdite aumentavano fino ad arrivare a cedere oltre l’1,30%, anche se il rosso aveva caratterizzato l’intera mattinata del titolo.

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