RCS scivola in Borsa dopo sentenza su Via Solferino

Investing.com

Pubblicato 17.05.2021 12:15

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Non è un buon inizio di settimana per Cairo (MI:CAI) ed RCS (MI:RCSM), dopo che la camera arbitrale di Milano ha dato ragione a Blackstone (NYSE:BX) nella disputa relativa alla cessione della sede storica della Corriere della Sera in Via Solferino. Pesanti entrambi i titoli a Palazzo Mezzanotte, con minimi di giornata oltre il -8%. 

Il contenzioso è relativo all’operazione portata avanti dal vecchio cda (all'epoca Cairo era azionista di minoranza) che nel 2013 ha ceduto l'immobile al fondo USA e la contestuale locazione dello stesso complesso, avvenuta a prezzi troppo bassi per l'attuale maggioranza. Nel 2018, Blackstone aveva definito la vendita della stessa proprietà al gruppo assicurativo tedesco Allianz (DE:ALVG) che aveva offerto 250 milioni, più del doppio rispetto a quanto sborsato da Blackstone cinque anni prima, ovvero 120 milioni.

La cessione era stata bloccata proprio dalla litigation aperta da RCS a Milano a seguito della differenza di valutazione, motivo che a sua volta ha spinto il fondo americano a rivolgersi al Tribunale di New York dove il gruppo italiano è stato citato per danni.  

RCS e il fondo Kryalos avevano chiesto un risarcimento, basato sulle valutazioni del perito d’ufficio, al tribunale di Milano, ma secondo le autorità giudiziarie il Lodo "non considera tale sproporzione di sufficiente rilevanza" per andare incontro alle richieste del gruppo editoriale. Inoltre, "non sono emersi elementi tali da configurare con certezza l’esistenza di un fenomeno rilevante ai sensi dell’art. 644 c. 3 c.p.". 

Pronta la riposta della società che edita il Corriere, il quale "non condivide il giudizio dei due arbitri e si riserva ogni valutazione e ogni diritto". RCS sottolinea che dalle motivazioni del Lodo "non emerge alcuna scorrettezza o mala fede" da parte della società, che viceversa ha agito "per la doverosa tutela del patrimonio sociale, leso dal significativo differenziale di valore con cui nel 2013 è stato venduto l’Immobile".

La parola passa ora alla Supreme Court of the State of New York, dove però i procedimenti intentati dalle controparti sono stati sospesi. Secondo Banca Akros, citata da MF, la stampa italiana "è stata piuttosto aggressiva in materia, suggerendo che il gruppo è ora esposto a un rischio finanziario elevato". 

 

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