Riciclaggio da 2 mila miliardi: tremano le grandi banche

Investing.com

Pubblicato 22.09.2020 13:14

Di Mauro Speranza

Investing.com – L’inchiesta sul possibile riciclaggio di denaro da parte di alcune grandi banche mondiali rischia di provocare un terremoto non solo sul settore finanziario, oltre al già avvenuto sell-off di ieri sui mercati.

Le indagini del ‘Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi’ (ICIJ: International Consortium Of Investigative Journalists) hanno rivelato circa 18 anni di transazioni caratterizzate come possibile riciclaggio di denaro e altre attività finanziarie. Complessivamente, l’indagine ha utilizzato 2.100 segnalazioni arrivare dal 1999 al 2017 che hanno visto operazioni di riciclaggio pari a 2 mila miliardi di dollari, provenienti da schemi tipo ‘Ponzi’ che coinvolgevano anche intermediari finanziari di trafficanti di droga.

Transazioni che avrebbero permesso l’immissione nel sistema finanziario statunitense nonostante fossero state fatte segnalazioni di attività sospette alla FinCen, la polizia finanziaria del governo USA.

Le segnalazioni arrivate non avrebbero impedito i movimenti di denaro tra i conti, facendo pensare che i vertici bancari fossero a conoscenza della provenienza illecita del denaro.

h3 Tra le banche sotto accusa, troviamo le seguenti:/h3

Deutsche Bank (DE:DBKGn) – 1,3 trilioni di dollari sospetti

JP Morgan (NYSE:JPM) - oltre mezzo miliardo di dollari sospetti

Bank of America Corp (NYSE:BAC)

Barclays (LON:BARC)

Societe Generale SA (PA:SOGN)

State Street Corp (NYSE:STT)

Commerzbank AG (DE:CBKG)

China Investment Bank

HSBC Holdings PLC (LON:HSBA)

Standard Chartered (LON:STAN)

Queste banche, secondo la tesi della ICIJ, hanno tratto profitto da attori potenti e pericolosi, già sotto sanzioni da parte degli Stati Uniti che però non hanno impedito a questi soggetti di proseguire la loro attività criminale.

h2 Il caso HSBC/h2

Tra i casi più eclatanti c’è quello di HSBC la quale, insieme a Standard Chartered, figura tra le cinque banche che appaiono più spesso nei documenti pubblicati.

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In risposta alle accuse Hsbc ha dichiarato che a partire dal 2012 “ha intrapreso un percorso pluriennale per rivedere la sua capacità di combattere la criminalità finanziaria in più di 60 giurisdizioni”. I suoi rappresentanti hanno precisato che alla fine del 2017, il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti “ha stabilito che HSBC ha rispettato tutti i suoi obblighi” e che la banca britannica “è un’istituzione molto più sicura di quanto non fosse nel 2012”.

La banca era già accusata di riciclaggio nel 2011, accuse per le quali fu costretta a pagare una multa da 1,92 miliardi di dollari agli Stati Uniti.

L’istituto fu accusato di aver ricevuto soldi da traffici messicani di droga, mentre in Inghilterra la Financial Conduct Authority rilevò delle mancanze nelle procedure antiriciclaggio. Tra quest’ultimi, la banca fu accusata di non seguire i controlli finanziari sull’antiterrorismo in Medio Oriente.

Come se non bastasse, in tempi di guerra commerciale tra USA e Cina, HSBC è sotto le mire del governo cinese il quale vorrebbe inserire la banca tra gli inaffidabili. Secondo il Global Time, infatti, la banca verrà sanzionata con il divieto di investire in Cina mentre al personale sarà proibito entrare nel paese.

Inoltre, HSBC è coinvolta anche nelle indagini americane su Huwei riguardo il furto di dati e la violazione della privacy contro i cittadini statunitensi.

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