Sale la posta in gioco nella sfida tra UniCredit e Intesa

Reuters

Pubblicato 04.02.2022 16:11

di Lisa Jucca

MILANO (Reuters) - La battaglia tra i due principali istituti di credito italiani si sta scaldando. A due mesi dall'annuncio di obiettivi sfidanti da parte del nuovo Ceo di UniCredit (MI:CRDI), Andrea Orcel, il suo omologo di Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Carlo Messina, ha risposto con target altrettanto ambiziosi. Gli investitori non hanno ancora decretato un vincitore.

Il nuovo piano industriale di Messina, annunciato oggi, promette di portare il rendimento sul capitale tangibile (Rote) della banca da 52 miliardi di euro al 14%, entro il 2025, dal 9% dello scorso anno. Le cifre superano quelle promesse da Orcel, che punta a un 10% entro il 2024. Intesa ha promesso di destinare a dividendi e riacquisto di azioni oltre 22 miliardi di euro, di cui almeno 18,5 miliardi di euro dovrebbero finire nelle tasche degli investitori entro il 2024, secondo calcoli di Breakingviews. La più piccola UniCredit prevede di distribuire almeno 16 miliardi di euro nello stesso periodo.

Come leader del mercato italiano, Messina ha un vantaggio. L'AD di Intesa ha alle spalle una lunga storia di successi nel garantire redditività e diminuire i costi e questa reputazione dà credito al piano di Intesa, che prevede di tagliare i costi ad appena il 46% del ricavi totali da oltre il 52% dello scorso anno.