Signorini (AD Iren) e presidente Liguria Toti agli arresti per corruzione

Reuters

Pubblicato 07.05.2024 11:51

Aggiornato 07.05.2024 13:46

ROMA/MILANO (Reuters) - L'attuale AD di Iren (BIT:IREE) Paolo Emilio Signorini e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sono stati arrestati nell'ambito di una inchiesta per corruzione condotta dalla procura e dalla Direzione distrettuale antimafia di Genova.

Lo si legge in una nota della Dda della procura di Genova dove si spiega che Signorini, accusato di corruzione per l'esercizio della sua precedente funzione di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e per atti contrari ai doveri d'ufficio, è destinatario della misura della custodia cautelare in carcere.

L'utility, controllata dai comuni di Genova, Torino, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, ha comunicato di avere di avere già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale della società dopo l'arresto dell'AD.

A tal fine ha convocato entro il primo pomeriggio di oggi una Cda straordinario per l’attribuzione temporanea delle deleghe.

"I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova sono riferiti al suo precedente ruolo di presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale e non riguarderebbero quindi Iren", sottolinea la società in una nota.

Subito dopo l'annuncio degli arresti, il titolo Iren ha sbandato in Borsa e intorno alle 12,40 cede il 2,5%, sopra i minimi di seduta.

ARRESTI DOMICILIARI PER TOTI

Toti, ex Forza Italia oggi in Noi Moderati, è anch'egli accusato di corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d'ufficio ma per lui sono stati richiesti gli arresti domiciliari.

"Per quello che abbiamo potuto vedere fino a questo momento, sono tutti fatti a cui possiamo dare una spiegazione nell'ambito di una legittima attività di amministrazione, nell'interesse pubblico", ha commentato l'avvocato di Toti, Stefano Savi, interpellato dai giornalisti.

Sull'incarico alla regione del suo assistito Savi aggiunge che "non si parla di dimissioni, si sospende dalla funzione e poi si vede cosa succede".

Le misure cautelari emesse ieri dal Gip del tribunale di Genova riguardano anche numerosi altri imprenditori e politici.

Oltre a Toti e Signorini, è stato mandato agli arresti domiciliari anche Aldo Spinelli, 84enne ex presidente del Genoa e del Livorno e imprenditore portuale, mentre il figlio Roberto, imprenditore nel gruppo di famiglia, ha ricevuto una interdizione a svolgere l'attività imprenditoriale.

Agli arresti domiciliari, si legge nella nota della procura, anche il capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani, accusato di "corruzione elettorale" aggravata dal fatto di aver agevolato l'attività di Cosa Nostra, in particolare del clan Cammarata, originario di Riesi, in Sicilia.

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Toti è accusato di aver ricevuto 74.100 euro dagli Spinelli per una serie di agevolazioni come la trasformazione di una spiaggia da libera a privata e l'assegnazione di spazi portuali.

A Signorini viene contestato di aver accettato utilità dagli Spinelli, come 15.000 euro e 22 soggiorni di lusso a Montecarlo, per il rinnovo di una concessione portuale e per nuovi spazi portuali.

A Toti viene anche contestato di aver accettato la promessa di alcuni passaggi elettorali su un pannello elettronico da parte di un consigliere di amministrazione di Esselunga per sbloccare le pratiche per l'apertura di due punti vendita Esselunga.