Spread, chiusura in rialzo, spread sotto 300, prosegue tregua mercato

Reuters  |  Autore 

Pubblicato 16.10.2018 17:41

Spread, chiusura in rialzo, spread sotto 300, prosegue tregua mercato

MILANO (Reuters) - La volatilità resta alta, così come i livelli assoluti di tassi e spread. Ma dopo le recenti vendite, e in attesa di novità concrete sul futuro della manovra e sui rating italiani, i Btp vivono una fase di relativa calma sul mercato, approfittando anche di qualche ricopertura.

** Il governo ha inviato alla Commissione la bozza di manovra 2019, da 33,5 miliardi di euro complessivi (cifra leggermente inferiore rispetto a quella da 37 illustrata dal ministro Tria in parlamento); le coperture ammontano a 11,7 miliardi, il resto sarà finanziato a deficit.

** I Btp chiudono positivi, sui massimi di seduta, col tasso decennale poco sopra il minimo intraday di 3,43% (dopo un picco in apertura a 3,53%). Lo spread su Bund, in avvio sopra 300, chiude sotto tale soglia, dopo un minimo giornaliero a 293.

** La Commissione ha due settimane per valutare il provvedimento ed eventualmente formalizzare una bocciatura. Quest'ultimo scenario, con uno scontro aperto tra Roma e Bruxelles (al di là dello scambio di accuse verbali ormai quotidiano tra esponenti del governo e Commissione) potrebbe rompere la relativa tregua di mercato.

** L'Ufficio parlamentare di Bilancio ha replicato oggi al Mef spiegando di non aver validato le previsioni macro del Nadef in quanto tutti i previsori del panel Upb hanno valutato come troppo ottimistico l'impatto positivo della manovra sulla crescita fornito dal governo.

** Ma sull'Italia incombe soprattutto il possibile downgrade sovrano di Moody's, che chiuderà l'attuale procedura di 'rating watch negativo' entro fine ottobre. Il 26 è inoltre in agenda il pronunciamento di S&P sull'Italia.

** I mercati scontano al momento un downgrade di un notch, spiegano gli operatori. Un atteggiamento più severo delle agenzie -- con l'aggiunta di un outlook negativo o con un declassamento di due gradini, che porterebbe l'Italia in area 'non investment grade' -- potrebbe far scattare una nuova ondata di vendite sui Btp.