Stati Ue concordano posizione comune in vista di negoziati su privacy WhatsApp, Skype

Reuters

Pubblicato 10.02.2021 16:47

BRUXELLES (Reuters) - Gli Stati Ue hanno concordato una posizione comune da tenere nei prossimi negoziati con i parlamentari europei e la Commissione europea sulle normative della privacy riguardanti WhatsApp e Skype, controllate da Facebook (NASDAQ:FB) e Microsoft (NASDAQ:MSFT), ponendo fine a uno stallo di tre anni.

Nel 2017, la Commissione europea ha proposto il regolamento ePrivacy, che vincolerebbe WhatsApp e Skype alle stesse regole valide per gli operatori di telecomunicazioni, restringendo il tracciamento degli utenti per fornire pubblicità personalizzate.

La proposta, che mira a creare un mercato competitivo omogeneo tra aziende internet e operatori di telecomunicazione, richiede l'approvazione del Parlamento europeo e dei paesi Ue prima di poter essere adottata come legge in tutti i 27 Stati.

Anche se i parlamentari europei hanno concordato rapidamente una posizione comune, gli Stati non erano riusciti finora a trovare un'intesa, a causa di disaccordi circa la gestione dei cookies, i requisiti di consenso e le norme sulla rilevazione ed eliminazione di pedopornografia.

"Il percorso tramite cui si è giunti alla posizione del Consiglio non è stato facile, ma abbiamo ora un mandato che garantisce un buon equilibrio tra una solida protezione della vita privata degli individui, e la promozione dello sviluppo di nuove tecnologie e innovazioni", ha scritto Pedro Nuno Santos, ministro delle Infrastrutture portoghese, in un comunicato.

Al Portogallo spetta la presidenza di turno della Ue fino a metà 2021.

I paesi Ue hanno concordato che le regole permetteranno di processare i metadati per scopi quali il rilevamento di frodi e la gestione del traffico informatico, soddisfacendo una richiesta fondamentale del settore delle telecomunicazioni, che vuole usare i dati di geolocalizzazione per servizi di trasporto smart come potenziale fonte di guadagno.