Stm, guerra dazi Usa-Cina rallenta crescita, titolo affonda

Reuters

Pubblicato 09.12.2020 10:45

Aggiornato 09.12.2020 14:18

PARIGI (Reuters) - Il produttore di chip franco-italiano STMicroelectronics (PA:STM) ha detto che la guerra dei dazi tra Usa e Cina e l'embargo contro Huawei, uno dei maggiori clienti del gruppo, rallenteranno la crescita e influenzeranno la redditività, anche se la domanda si riprenderà dopo un anno segnato dal Covid-19.

Il Ceo Jean-Marc Chery ha detto che il gruppo ha rinviato di un anno al 2023 il target di 12 miliardi di dollari di ricavi annui, stimando anche un margine operativo compreso tra il 15% e il 17%, inferiore alle attese.

Il titolo ha reagito pesantemente e a Piazza Affari intorno alle 11,30 cede oltre l'11%.

"Dobbiamo considerare le implicazioni della guerra dei dazi tra Usa e Cina, con un embargo di fatto che finora ci ha impedito di vendere le nostre soluzioni di custom design a un importante cliente", ha detto Chery, riferendosi alla società cinese Huawei.

STMicro ha dovuto sospendere le vendite di chip a Huawei, il maggior produttore al mondo di attrezzature di telecomunicazione, in linea con le nuove restrizioni imposte dalle autorità statunitensi, che vietano la fornitura di prodotti o di servizi all'azienda cinese.

In precedenza Chery aveva segnalato che i ricavi provenienti da Huawei saranno pari a "zero" nel quarto trimestre, ma aveva comunque ridimensionato il rischio che un bando totale nei confronti di Huawei possa influenzare il target di 12 miliardi di dollari.

La ripresa della domanda che la società si aspetta nei prossimi tre anni dai settori automotive e industriale non sarà sufficiente a compensare pienamente il calo delle vendite atteso nelle attività tlc a causa della guerra dei dazi sino-statunitense.