Tesla, Musk perde il secondo posto nella lista dei più ricchi

Benzinga Italia

Pubblicato 18.05.2021 12:00

Tesla, Musk perde il secondo posto nella lista dei più ricchi

Elon Musk, amministratore delegato di Tesla Inc (NASDAQ:NASDAQ:TSLA), ha perso la posizione di seconda persona più ricca al mondo nel Bloomberg Billionaires Index.

Cosa è successo: Musk, autodefinitosi “technoking” e “master of coin” di Tesla, ha visto il proprio patrimonio finanziario diminuire, con le azioni del produttore di veicoli elettrici che lunedì hanno registrato ulteriori perdite rispetto alla settimana precedente, lasciando sul terreno il 2,2%.

Bernard Arnault, presidente di LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SA (PA:LVMH) (OTC:LVMUY), ha superato Musk nella lista dei ricchi di Bloomberg, con un patrimonio netto di 161 miliardi di dollari.

Musk ora ha una fortuna di 160,6 miliardi di dollari, in calo del 24% dal suo massimo di gennaio; quest'anno il patrimonio dell'imprenditore seriale si è ridotto di circa 9,1 miliardi di dollari, il calo più marcato fra i miliardari statunitensi, secondo Bloomberg.

Musk, i cui post su Twitter sono molto seguiti da investitori, media e fan, la scorsa settimana ha annunciato sulla piattaforma social che Tesla non accetterà più pagamenti in Bitcoin a causa delle preoccupazioni dovute all’impatto ambientale della criptovaluta.

A marzo la casa automobilistica ha iniziato ad accettare i pagamenti in Bitcoin dopo che a febbraio aveva acquistato criptovaluta per un valore di 1,5 miliardi di dollari; in seguito Musk ha chiarito che la società di veicoli elettrici non ha venduto alcun Bitcoin.

Lo scorso anno, il balzo di quasi il 750% nel prezzo delle azioni Tesla ha contribuito a incrementare la ricchezza di Musk, rendendolo a gennaio di quest’anno la persona più ricca del mondo superando Jeff Bezos di Amazon.com Inc (NASDAQ:NASDAQ:AMZN), anche se non per molto.

Perché è importante: nonostante abbia riportato un utile record nel primo trimestre, da allora le azioni della società di Palo Alto (California) sono arretrate di circa un quinto a causa della carenza globale di semiconduttori, della maggiore concorrenza da parte di case automobilistiche tradizionali e startup di veicoli elettrici e infine per via dei timori di carattere normativo in Cina che pesano sul sentiment degli investitori.

Musk, che non riceve uno stipendio da Tesla, potrebbe incassare miliardi di dollari qualora il titolo Tesla raggiungesse un’ambiziosa capitalizzazione di mercato e determinati traguardi operativi.

Musk ottiene una quota pari all’1% delle azioni Tesla circolanti ogni qualvolta vengono raggiunti determinati traguardi; nel pacchetto retributivo del CEO di Tesla vengono descritte un totale di 12 tranche di questo tipo, sei delle quali sono già state sbloccate.

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Movimento dei prezzi: le azioni Tesla, che da inizio anno hanno perso il 18%, hanno chiuso la sessione regolare in ribasso del 2,19% a 576,83 dollari e in after-market hanno ceduto un ulteriore 0,85%.

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