Tribunale Milano assolve Saipem e tutti gli imputati per warning 2013

Reuters

Pubblicato 28.09.2021 14:07

Aggiornato 28.09.2021 19:36

MILANO (Reuters) -Il Tribunale di Milano ha assolto l'ex AD di Saipem (MI:SPMI) Pietro Franco Tali, il suo successore Umberto Vergine e la società "perché il fatto non sussiste" al termine del processo che trae origine dal profit warning sui conti lanciato in una conference call a borsa chiusa nel gennaio 2013.

Nella sentenza, letta dal presidente del collegio giudicante Antonella Bertoja, il Tribunale ha inoltre assolto l'ex dirigente per la redazione dei documenti contabili Stefano Goberti e l'ex Coo della business unit Engineering e Construction Pietro Varone, per il quale la stessa procura aveva chiesto l'assoluzione.

Saipem era imputata per effetto della legge 231 sulla responsabilità della aziende per reati ascritti a propri dirigenti.

Sia la società che gli imputati hanno sempre respinto le accuse. Il capo di imputazione rimasto era quello di aggiotaggio, ma la assoluzione è estesa anche al reato di falso in bilancio per il quale la procura aveva dichiarato l'avvenuta prescrizione durante il processo.

Lo scorso 13 maggio la procura aveva chiesto la condanna di Tali a quattro anni di reclusione, di Vergine e Guberti a due, e l'assoluzione di Varone "per non aver commesso il fatto".