Tutti ‘pazzi per Tesla’: 3 ETF da tenere d’occhio con ingresso S&P 500

Investing.com

Pubblicato 18.11.2020 12:23

Di Mauro Speranza

Investing.com – La notizia dell’entrata di Tesla (NASDAQ:TSLA) nell’indice definito ‘Olimpo’ delle società di Wall Street, lo S&P 500, ha spinto il titolo della società di veicoli elettrici di Elon Musk a chiudere ieri la seduta di New York con una crescita superiore all’8%.

Il premarket USA di oggi sembra confermare questa tendenza e Tesla sta guadagnando oltre il 2%, facendo presagire una giornata positiva a Wall Street.

Lo sbarco di Tesla nell’indice avverrà il 21 dicembre, ma potrebbe avvenire in due tranche. “A causa dell’elevata dimensione dell’aggiunta, S&P Dow Jones Indices sta cercando riscontri tramite consultazione presso la comunità degli investitori per decidere se Tesla debba essere aggiunta tutta in una volta alla data effettiva del ribilanciamento oppure in due tranche separate che terminano alla data effettiva del ribilanciamento”, comunicava la società che gestisce l’indice, la S&P Dow Jones Indices.

Tesla, infatti, rappresenta un ingresso ‘pesante’ dal punto di vista della capitalizzazione di mercato e con i suoi 418 miliardi di dollari (chiusura 17 novembre) si piazza all’undicesimo posto tra le società dello S&P 500, subito dietro a Johnson & Johnson (NYSE:JNJ).

Si tratta di “un importante fiore all’occhiello per i tori di Tesla, dopo aver molto sofferto per non essere entrata nell’S&P500 all’inizio di settembre”, sottolinea l’analista di Wedbush, Dan Ives, in una nota ai clienti dopo l’annuncio, ribadendo la sua neutralità rating per le azioni Tesla e un obiettivo di prezzo di 500 dollari per azione.

“Riteniamo che la traiettoria di redditività sostenuta evidenziata nel trimestre di settembre sia stata l’ultima goccia che ha ottenuto “Musk & Co”, aggiunge l’esperto.

Secondo Adam Vettese, analista della piattaforma internazionale di investimenti eToro, “nonostante il Covid abbia messo in ginocchio l'economia globale, in questo 2020 Tesla sembra non aver avvertito gli effetti negativi della pandemia. Il colosso delle auto elettriche ha continuato a superare un traguardo dietro l'altro e l'ingresso nell'S&P 500 rappresenta la ciliegina sulla torta di un anno molto positivo. Nel corso del 2020 infatti, Tesla non solo è stata in grado di superare le previsioni di vendita ma è diventata anche la casa automobilistica di maggior valore al mondo”.

h2 I fondi ETF su cui puntare/h2

L’ingresso di Tesla sta avendo un impatto sui fondi che fanno rifermento all’indice S&P 500, in quanto i gestori dovranno acquistare le azioni, condizionandone il prezzo.

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“Questi recenti successi hanno reso il titolo Tesla uno dei più popolari al mondo negli ultimi anni. La quotazione nell'indice S&P 500 prevista per dicembre vedrà Tesla accedere ad importanti finanziamenti aggiuntivi, dal momento che sue azioni si aggiungeranno ai fondi di investimento passivi che contengono trilioni di asset”, sottolinea Vettese.

Solo pochi mesi, Catherine Wood, fondatrice, ceo e direttrice degli investimenti di Ark Invest aveva definito Tesla come la Amazon (NASDAQ:AMZN) di 20 anni fa, prevedendo un rally futuro. In effetti, Tesla ha guadagnato oltre il 450% dall’inizio dell’anno 2020.

In questi mesi, proprio i fondi migliori del 2020 vedono cinque ETF di ARK Invest, il global asset manager della stessa Wood. In particolare, gli ETF esposti a Tesla collegati di Ark sono ARK Innovation ETF (NYSE:ARKK) (ARKK) e ARK Autonomous Technology & Robotics ETF (NYSE:ARKQ) (ARKQ).

"L’ARK Autonomous Technology & Robotics ETF è composto da compagnie che possono sviluppare, produrre o favorire trasporti autonomi, robotica ed automazione, stampa in 3D, conservazione di energia ed esplorazione dello spazio. L’ARKQ al momento comprende 38 titoli. I primi dieci rappresentano circa il 55% degli asset netti totali, quasi 320 milioni di dollari", spiega Tezcan Gecgil, analista di Investing.com.

Si tratta dell'ETF che ha il peso maggiore su Tesla con un 9,87%, che rappresenta la maggiore quota di ARKQ, ed è superiore di 320 punti base rispetto alla seconda partecipazione del fondo. Le altre quattro principali società nell'indice sono 2U, Xilinx, Materialise e Stratasys.

“Il peso di Tesla in questo ETF è ragionevole perché il fondo enfatizza temi quali il trasporto autonomo e lo stoccaggio di energia, fra le altre attività dirompenti. I vantaggi di tale ponderazione sono evidenti, dato che da inizio anno ARKQ ha registrato un aumento del 71,32%”, spiegano gli esperti di Benzinga.

Per quanto riguarda l’ARK Innovation ETF (ARKK), si tratta del primo fondo ETF con un peso prominente su Tesla con un 9,13%.

Infine, da segnalare lo SPDR NYSE Technology ETF XNT, uno degli ETF tech più esclusivi, con una crescita del 52,6% da inizio anno, in gran parte attribuibile a Tesla, in quanto l’azienda di Musk rappresenta il 10,4% del portafoglio di fondo.

Se più di 150 ETF hanno un’esposizione a Tesla, XNTK è uno dei pochi con una ponderazione a doppia cifra sul titolo.

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