Ue rifletterà su modifiche regole di bilancio, focus su debito, investimenti green

Reuters

Pubblicato 08.09.2021 17:15

BRUXELLES (Reuters) - I ministri delle Finanze dell'Unione europea inizieranno a discutere venerdì di come cambiare le regole di bilancio per affrontare l'enorme aumento del debito pubblico durante la pandemia di coronavirus e come incoraggiare la spesa necessaria a fermare il cambiamento climatico.

Le opzioni includono l'esenzione degli investimenti "green" dal calcolo dei limiti del deficit e del debito, e lo stop temporaneo delle regole esistenti che impongono di tagliare il debito ogni anno, mostrano i documenti preparati per i colloqui dai ministri.

"La sfida nei prossimi anni sarà quella di consolidare i deficit mentre si aumentano gli investimenti green per raggiungere gli ambiziosi obiettivi della Ue per tagliare le emissioni, o qualsiasi altro tipo investimento", si legge in una nota preparata dalla Slovenia che ospiterà l'incontro.

La Slovenia detiene attualmente la presidenza semestrale di turno della Ue e presiederà i colloqui.

Un'analisi commissionata dai ministri al think-tank Bruegel ha mostrato che gli investimenti pubblici aggiuntivi per raggiungere gli obiettivi climatici Ue dovranno essere pari allo 0,5%-1,0% del Pil all'anno durante il decennio in corso e ciò potrebbe richiedere flessibilità nelle regole.

"Ci sono sostanziali esigenze di investimento che saranno molto difficili da raggiungere con l'attuale impostazione fiscale", si legge nel documento di Bruegel. "I passati episodi di consolidamento hanno portato a grandi tagli agli investimenti pubblici, mentre ora c'è bisogno di un importante aumento degli investimenti".

"Una 'golden rule green' (escludendo gli investimenti green netti dagli indicatori fiscali usati per misurare il rispetto delle regole fiscali) è l'opzione più promettente per affrontare questa tensione", prosegue.

Le regole di bilancio Ue, create nel 1977 e cambiate tre volte da allora, stabiliscono dei limiti all'indebitamento dei governi per proteggere il valore della moneta unica. Le regole vigenti richiedono ai Paesi Ue di portare il debito al di sotto del 60% del Pil e i deficit annuali al di sotto del 3% del Pil, per non andare incontro a multe.