Unipol, in nuovo piano punterà su bancassurance e dividendi più attraenti

Reuters

Pubblicato 12.11.2021 16:01

MILANO (Reuters) - Il gruppo Unipol (MI:UNPI) si prepara al nuovo piano industriale triennale, atteso per la prossima primavera, puntando sulla bancassurance e su una politica di dividendi più attraente, mentre si appresta a chiudere l'attuale piano al 2021 superando tutti i target prefissi.

E' il quadro delineato dal numero uno del gruppo assicurativo Carlo Cimbri nel corso della conference call sui risultati dei nove mesi, archiviati con un utile netto di 813 milioni (+7,2% su anno) per la holding e di 704 milioni per la controllata UnipolSai (MI:US) (+0,4%), beneficiando del miglior andamento del comparto Vita grazie anche all'apporto della bancassurance.

"Il canale bancario è al centro della nostra strategia. Le nostre prese di posizione nel capitale della banche, Bper (MI:EMII) innanzitutto, ma anche Pop Sondrio hanno per noi una valenza prettamente industriale e quindi è un canale che intendiamo sviluppare con ancora maggiore incisività, con idee e progetti adeguati, e sarà uno dei tasselli che guiderà il prossimo piano industriale", dice Cimbri.

Nel piano triennale che si chiude quest'anno il gruppo aveva stimato al 2021 un utile netto consolidato cumulato di 4 miliardi complessivamente per le due società, con dividendi complessivi di 1,8 miliardi.

Confermata la capacità del gruppo di distribuire i dividendi come promesso, l'attenzione sulla politica di remunerazione agli azionisti rimane sempre alta.

"Nel prossimo piano vedremo, ma la politica dei dividendi di gruppo sarà sicuramente, per quanto riguarda Unipol Gruppo, non inferiore a ciò che abbiamo garantito nello scorso triennio, e stiamo lavorando affinché possa essere ancora più interessante", spiega Cimbri.

Quanto all'ultimo trimestre di quest'anno, Cimbri precisa che, nonostante il superamento dei target del piano, in chiusura di bilancio annuale il gruppo effettuerà delle "valutazioni prudenziali che riguardano l'accumulazione di risorse per il prossimo triennio".

Nel corso della conference call Cimbri non ha affrontato, nello specifico, il tema del risiko bancario che potrebbe vedere attive Bper, di cui il gruppo bolognese detiene circa il 19%, e Pop Sondrio, partecipata con un quota del 9,5% del capitale.