Von der Leyen propone riforme chiave in vista voto Strasburgo

Reuters

Pubblicato 15.07.2019 18:03

Von der Leyen propone riforme chiave in vista voto Strasburgo

di Francesco Guarascio

BRUXELLES (Reuters) - La candidata conservatrice tedesca alla guida della Commissione europea ha proposto una serie di riforme sul piano sociale, ambientale ed economico per assicurarsi il sostegno dei parlamentari Ue nel voto di domani.

Nel tentativo di conquistare i socialisti, ancora incerti, e raggiungere una maggioranza a Strasburgo, Ursula von der Leyen si è detta favorevole al salario minimo per tutti i lavoratori europei e al sussidio di disoccupazione complementare.

Nelle lettere indirizzate ai leader socialisti e democratici dell'assemblea, von der Leyen ha chiarito che le regole di bilancio Ue devono essere interpretate con maggiore flessibilità e seguire una linea che favorisca crescita nella zona euro - una posizione che sembra sfidare la tradizionale politica di bilancio restrittiva tedesca.

L'aspirante presidente della Commissione Ue si rivolgerà ai deputati del Parlamento europeo domani. Subito dopo, i parlamentari apriranno una discussione e procederanno con il voto a scrutinio segreto alle 18.

Von der Leyen dovrà ottenere la maggioranza assoluta dei voti, che generalmente è di 376 su 751. L'assemblea è attualmente sotto di quattro membri, però, quindi ne basterebbero 374 su 747. Secondo alcuni diplomatici è tutt'altro che certo che oltrepassi la linea.

Sebbene i verdi abbiano già escluso di sostenerla, von der Leyen ha detto di essere favorevole a tagli alle emissioni di anidride carbonica fino al 55% entro il 2030, dal precedente 40%. Ha inoltre promesso di estendere la copertura della borsa delle emissioni, un'offerta che strizza l'occhio ai parlamentari liberali.

Facendo da eco alla proposta del governo socialista spagnolo, il capo in pectore dell'esecutivo comunitario si è inoltre impegnata nell'introduzione di una "carbon tax" che favorisca l'industria europea.

Ha anche promesso di riformare il criterio con il quale l'Unione monitora sul rispetto della legge negli stati membri, decisione che potrebbe non essere accolta con entusiasmo da Ungheria e Olanda, da anni colpevoli di violare le norme comunitarie sui diritti civili, ma viste di buon grado dai deputati socialisti e liberali europeisti.

Parte integrante del programma à anche la riorganizzazione delle politiche migratoria ed estera.