Wall Street, future in salita; atteso l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed

Investing.com  |  Autore Peter Nurse

Pubblicato 30.09.2022 13:20

Di Peter Nurse

Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi si prevede in rialzo questo venerdì, dopo le brusche perdite della seduta precedente, in attesa del dato sull’inflazione, mentre si chiude un mese difficile.

Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 115 punti, dello 0,4%, i future S&P 500 vanno su di 20 punti, o dello 0,5% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 55 punti, o dello 0,5%.

I principali indici hanno chiuso in discesa ieri, con il blue-chip Dow Jones Industrial Average sceso di oltre 450 punti, o dell’1,5%, l’indice S&P 500 del 2,1% e l’indice Nasdaq Composite del 2,8%.

Il Dow si avvia a chiudere settembre con -7,3%, l’S&P 500 a -8% ed il Nasdaq Composite a -9,1% sul mese.

Nel corso della giornata sono previsti altri discorsi dei policymaker della Fed, che saranno seguiti con attenzione per indicazioni sull’andamento futuro dei tassi di interesse.

La banca centrale statunitense ha alzato i tassi di 75 punti base per la terza volta la scorsa settimana e le aspettative sono di un rialzo simile a novembre.

Alle 14:30 CEST sarà pubblicato l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed, l’indice PCE core, che dovrebbe essere salito dello 0,5% ad agosto, rispetto allo 0,1% del mese prima. Su base annua ci si aspetta un rialzo del 4,7% contro il 4,6% del mese prima.

In Europa, l’inflazione è arrivata ad un altro massimo storico a settembre, con la lettura su base annua pari al 10%, dal 9,1% di agosto e sopra il 9,7% atteso dagli economisti.

Il titolo Nike (NYSE:NKE) crolla di oltre il 10% nei premarket dopo aver avvisato che i margini lordi resteranno sotto pressione per tutto l’anno.

Amylyx Pharmaceuticals (NASDAQ:AMLX) schizza di oltre il 9% negli scambi premarket, la U.S. Food and Drug Administration ha approvato il suo farmaco per il trattamento di una malattia neurodegenerativa fatale nota come malattia di Lou Gehrig (o SLA).

I prezzi del petrolio sono in salita questo venerdì, ma si preparano al primo calo trimestrale in due anni per i timori di un rallentamento economico globale.

La prossima settimana, l’OPEC+, il gruppo formato dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dai suoi alleati, terrà una riunione, nelle aspettative che decida di tagliare la produzione petrolifera per supportare i prezzi.

Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA salgono dello 0,4% ad 81,59 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dello 0,4% ad 87,53 dollari.

Intanto, i future dell’oro sono in salita dello 0,4% a 1.674,75 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9765, giù dello 0,5%.

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