Aeroporti, circa 200 hub europei a rischio fallimento - Aci Europe

Reuters

Pubblicato 27.10.2020 16:02

BRUXELLES (Reuters) - Circa 200 aeroporti in Europa potrebbero ritrovarsi in bancarotta nei prossimi mesi se non dovesse verificarsi una ripresa del traffico dei passeggeri entro la fine dell'anno, secondo l'associazione di categoria dei gestori aeroportuali europei Aci.

L'associazione ha comunicato che, secondo le stime, circa 193 hub europei sono considerati "aeroporti a rischio", aggiungendo che gli hub danno lavoro a 277.000 persone e contribuiscono al Pil europeo per 12,4 miliardi di euro.

Gli aeroporti a rischio sono soprattutto quelli regionali, che sono più piccoli e contano meno di 5 milioni di passeggeri l'anno, la cui chiusura avrebbe un impatto importante sul numero di posti di lavoro delle zone in cui si trovano, ha detto una portavoce di Aci a Reuters.

Anche gli aeroporti europei più grandi, tuttavia, stanno consumando liquidità a un ritmo insostenibile, con i primi 20 hub del continente che hanno accumulato debiti per 16 miliardi di euro, che equivalgono a circa il 60% dei ricavi in un anno normale, secondo Aci.

"Le cifre pubblicate oggi mostrano un quadro preoccupante. A otto mesi dall'inizio della crisi, tutti gli aeroporti europei stanno consumando liquidità per restare aperti, con i ricavi ben lontani dal recuperare i costi delle operazioni, per non parlare di quelli del capitale", ha detto in una nota Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe.

I dati Aci mostrano che il traffico dei passeggeri negli aeroporti europei è diminuito del 73% su anno a settembre, con 172,5 milioni di passeggeri persi. Il volume totale dei passeggeri persi da gennaio 2020 è di 1,29 miliardi.

"A metà ottobre, il traffico passeggeri è inferiore di quello dello stesso periodo dello scorso anno del 75% , con una flessione che arriva all'80% nei mercati Ue/Eea/Svizzera/Gb -- una chiara traiettoria discendente", si legge nella nota di Jankovec.