Candidato Spd Scholz vince terzo dibattito Tv mentre si avvicinano elezioni

Reuters

Pubblicato 20.09.2021 13:29

FRANCOFORTE/BERLINO (Reuters) - Il socialdemocratico Olaf Scholz ha liquidato l'attacco del rivale conservatore durante il dibattito elettorale andato in tv ieri sera, consolidando la propria posizione di candidato di punta per la successione ad Angela Merkel a una settimana dalle elezioni.

Il dibattito, l'ultimo di tre eventi analoghi che hanno scandito l'avvicinarsi delle elezioni politiche previste per il 26 settembre, ha aumentato la pressione sul candidato della Cdu/Csu Armin Laschet, chiamato a ridurre il divario nei sondaggi che lo hanno visto inseguire per tutta la durata della campagna elettorale il candidato della Spd Sholz.

Scholz, attualmente ministro delle Finanze, ha attaccato il suo rivale utilizzando prevalentemente il tema dell'ineguaglianza sociale, ripetendo più volte che, qualora fosse nominato cancelliere, spingerebbe per un salario minimo da 12 euro l'ora, misura a cui i cristiano-democratici si oppongono.

"Signor Laschet, questa è la differenza tra me e lei. Io non faccio questa proposta perché siamo in campagna elettorale. Io ho chiesto questa riforma per anni", ha detto Scholz.

"Per me è una questione di dignità dei cittadini. Questo è, tuttavia, quello che forse ci differenzia su questa tematica".

Un sondaggio lampo effettuato poco dopo il dibattito, che ha incluso anche la leader dei Verdi Annalena Baerbock e riguardava temi che spaziano dal cambiamento climatico alla digitalizzazione e alla sicurezza, ha incoronato vincitore Scholz, come già successo in occasione degli altri due dibattiti.

In precedenza, un sondaggio Insa per la Bild am Sonntag, vedeva la Spd in prima posizione con il 26% dei consensi, stabile rispetto alla settimana precedente, mentre il blocco conservatore della cancelliera uscente Merkel, formato dall'Unione cristiano democratica e dal suo partito gemello bavarese, l'Unione cristiano sociale, ha guadagnato un mezzo punto percentuale, raggiungendo quota 21%.