Cina, governo ammorbidisce messaggio su Made in China 2025

Reuters

Pubblicato 25.06.2018 14:58

Cina, governo ammorbidisce messaggio su Made in China 2025

PECHINO (Reuters) - Il governo di Pechino ha iniziato ad ammorbire la portata del programma industriale nazionale denominato 'Made in China 2025' che ha allarmato l'Occidente ed è al cuore delle accuse di Washington contro le ambizioni tecnologiche della Cina.

Lo riferiscono alcune fonti diplomatiche e organi di informazione statali cinesi.

L'amministrazione Trump ha minacciato di imporre dazi fino a 450 miliardi di dollari sulle importazionmi cinesi, schierandosi contro gli sforzi di Pechino di sostenere la propria industria e colmare il divario tecnologico in dieci settore chiave.

Secondo quanto riferito ieri da un funzionario del governo Usa, nel mirino dell'ammininstrazione Trump ci sarebbero le società con più del 25% del capitale in capo a soggetti cinesi alle quali verrebbe impedito di rilevare aziende statunitensi in possesso di "tecnologie industrialmente significative".

In questo contesto il governo cinese è sempre più consapevole del fatto che il lancio del suo ambizioso piano abbia innescato la reazione degli Stati Uniti.

Secondo un diplomatico senior, nel corso di alcuni incontri funzionari cinesi hanno recentemente iniziato a sminuire la rilevanze di Made in China nel 2025.

In particolari i funzionari cinesi avrebbero sottolineato che gli aspetti che hanno suscitato la gran parte dei timori all'estero rigurdano solamente proposte di accademici cinesi.

A conferma del nuovo atteggiamento verso il piano industriale statale, l'agenzia di stampa statale Xinhua, che nei primi cinque mesi dell'anno ha lanciato oltre 140 notizie in lingua cinese su Made in China 2025, dal 5 giungo non cita più il piano.

Il diplomatico ha detto che alcuni funzionari cinesi sono arrivati ​​a dire che sia stato un errore per il governo aver spinto il piano con tanta enfasi e pubblicamente in quanto ha avuto l'effetto di aumentare la pressione sulla Cina.

"Sembra che la Cina stia iniziando ad adattarsi al contraccolpo causato dalla pesante propaganda", ha detto il diplomatico.