Corea del Nord lancia missili, bolla presidente Sud come "impudente"

Reuters

Pubblicato 16.08.2019 12:38

Corea del Nord lancia missili, bolla presidente Sud come "impudente"

SEOUL (Reuters) - Sarebbero almeno due i missili balistici a corto raggio lanciati dalla Corea del Nord. Lo riferiscono le forze militari di Seoul, poco dopo che Pyongyang ha bollato il presidente sudcoreano come "impudente" dichiarando chiusi i negoziati tra Nord e Sud.

Pyongyang ha già protestato contro le esercitazioni militari congiunte tra Usa e Corea del Sud, in gran parte simulate al computer, che sono iniziate la scorsa settimana, definendole una prova generale della guerra. Inoltre, dalla Corea del Nord sono stati lanciati diversi missili a corto raggio nelle ultime settimane.

I lanci odierni sono finiti in mare al largo della costa orientale della Corea del Sud, ha precisato il capo di stato maggiore sudcoreano in una nota.

Secondo il ministero della Difesa giapponese, l'operazione di oggi non va assolutamente interpretata come imminente minaccia per la sicurezza.

Un funzionario Usa, che preferisce mantenere l'anonimato, precisa che almeno uno dei due missili è stato lanciato dalla Corea del Nord e ha un aspetto simile a quelli lanciati nelle ultime settimane. Un altro funzionario riferisce di consultazioni in atto tra Usa, Corea del Sud e Giappone.

Un funzionario del ministero della Difesa di Seoul spiega che il missile era dotato di una tecnologia balistica ed è in corso un'analisi insieme agli Usa per determinare se si tratti dello stesso modello lanciato il 10 agosto.

Il lancio è avvenuto poco dopo le 8 ora locale (1,00 ora italiana) e la sua traiettoria è stata di circa 230 chilometri a un'altitudine di 30 chilometri, riferisce lo stato maggiore della Corea del Sud.

Il nuovo incidente complica i tentativi di riavviare i colloqui tra i Washington e Pyongyang sul futuro delle armi nucleari e dei programmi missilistici balistici.

I colloqui sulla denuclearizzazione sono rimasti bloccati nonostante l'impegno preso dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dal leader nordcoreano Kim Jong Un durante una riunione del 30 giugno.

Prima ancora dell'incidente dei missili, Pyongyang ha respinto la richiesta del presidente sudcoreano Moon Jae-un, che si è impegnato ieri a proseguire i colloqui con il Nord e a raggiungere l'unificazione entro il 2045.

La colpa della perdita di slancio nel dialogo tra Nord e Sud e della situazione di stallo nell'attuazione degli impegni presi in occasione di un vertice storico tra i due leader lo scorso anno è da attribuire interamente a Seoul, ha detto un portavoce della Corea del Nord.

Il portavoce, non identificato, ha ripetuto le critiche secondo cui le esercitazioni congiunte Usa-Corea del Sud sono un segnale dell'ostilità di Seoul verso il Nord.

"Non abbiamo più nulla di cui parlare con le autorità sudcoreane né abbiamo intenzione di sederci di nuovo con loro [al tavolo delle trattative]", ha detto il portavoce di Pyongyang per il Comitato per la riunificazione pacifica del Paese in una nota rilasciata dall'agenzia di stampa ufficiale KCNA.

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Un portavoce di Pyongyang ha definito Moon un "ragazzino impudente, paralizzato dalle paura".

Il comitato gestisce le relazioni tra i due Paesi. I due nemici sono tecnicamente ancora in conflitto dopo la Guerra di Corea del 1950-53, conclusasi con una tregua piuttosto che un trattato di pace.

Il ministero dell'Unificazione della Corea del Sud definisce i commenti della Corea del Nord su Moon "non in linea" con gli accordi intercoreani e inutili per lo sviluppo delle loro relazioni.