Covid, impennata contagi a gennaio in Rsa,ma basso tasso ricoveri e decessi - ISS

Reuters

Pubblicato 09.02.2022 15:18

Aggiornato 09.02.2022 15:28

MILANO (Reuters) - A gennaio, il picco di contagi in Italia provocato dalla variante Omicron ha investito anche le Rsa, già fra gli epicentri della prima ondata di coronavirus nel 2020, ma il tasso di ricoveri e decessi è rimasto molto basso grazie all'ampia copertura vaccinale.

Lo sostiene uno studio diffuso oggi dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Alla ricerca, dal 28 dicembre 2020 al 23 gennaio 2022, hanno partecipato 843 strutture residenziali, per un totale di 31.042 posti letto disponibili.

L'incidenza settimanale dei casi, si legge nel rapporto, era ancora elevata a fine 2020, si è ridotta dopo l'inizio della campagna vaccinale fino ad arrivare allo 0,01% di nuovi casi per settimana a maggio-giugno 2021, per poi salire velocemente da fine novembre 2021 con la nuova ondata epidemica, fino a superare il 6% nelle strutture per anziani non autosufficienti e il 4% nel totale delle strutture a gennaio 2022.

Da dicembre 2021, analogamente a quanto visto per l'incidenza settimanale, la percentuale di strutture con almeno un caso aumenta fino a raggiungere, a gennaio 2022, il 27% nelle strutture residenziali per anziani e il 20% in tutte le strutture.

La percentuale di ospiti poi ricoverati in ospedale mostra però un minore impatto rispetto alla curva dei contagi, con il picco che a dicembre 2021-gennaio 2022 si attesta sullo 0,35% nelle strutture per anziani e lo 0,25% in tutte le strutture.

Per quel che riguarda i decessi, si legge nella nota dell'ISS, c'è una sostanziale stabilità nel periodo. L'ISS evidenzia un picco intorno allo 0,4% nel gennaio 2021 e allo 0,2% nell'aprile.