Reuters
Pubblicato 10.06.2021 15:48
MILANO (Reuters) - Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato il via libera al certificato verde Covid introdotto dal decreto 'Riaperture', ma chiede chiarimenti e delle modifiche sul suo utilizzo, disponendo il blocco provvisorio dell'App IO a causa delle criticità riscontrate.
In una nota l'Autorità spiega che, pur valutando positivamente nel complesso lo schema del decreto che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, è necessario chiarire i casi in cui può essere chiesta l'esibizione della certificazione verde per accedere a luoghi o locali.
"Proprio l'attuale indeterminatezza delle circostanze in cui è richiesta l'esibizione del green pass ha favorito l'adozione, da parte di alcune Regioni e Province autonome, di ordinanze che ne hanno imposto l'uso anche per scopi ulteriori rispetto a quelli previsti nel decreto riaperture", dice.
Anche il regolamento europeo sul green pass, in fase di adozione, prevede l'utilizzo del pass da parte degli Stati membri per finalità ulteriori rispetto agli spostamenti all'interno della Ue, ma solo se regolato da norme nazionali, ricorda l'Autorità.
La norma dovrà inoltre prevedere che le certificazioni possano essere emesse e rilasciate solo attraverso la piattaforma nazionale-DGC e verificate esclusivamente attraverso l'App VerificaC19.
"Tale app infatti è l'unico strumento in grado di garantire l'attualità della validità della certificazione verde, in conformità ai principi protezione dei dati personali".
Questa garantisce inoltre che "i verificatori possano conoscere solo le generalità dell'interessato senza visualizzare le altre informazioni presenti nella certificazione (guarigione, vaccinazione, esito negativo del tampone)".
Per quanto riguarda le app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l'uso dell'App Immuni, ma ha rinviato l'impiego dell'App IO "a causa delle criticità riscontrate in merito alla stessa".
(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Sabina Suzzi)
Scritto da: Reuters
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