Arrestato capitano di Marina per sospetto spionaggio, espulsi diplomatici russi

Reuters

Pubblicato 31.03.2021 10:42

Aggiornato 31.03.2021 17:27

di Crispian Balmer e Angelo Amante

ROMA (Reuters) - L'Italia ha espulso due diplomatici russi dopo che i Carabinieri del Ros hanno annunciato il fermo di un capitano della Marina militare italiana sorpreso a cedere documenti a un ufficiale russo in cambio di denaro durante un incontro clandestino.

L'italiano, capitano di fregata, e il russo, ufficiale militare accreditato presso l'ambasciata, sono stati accusati "di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato" dopo l'incontro di ieri notte, si legge in un comunicato dei carabinieri.

Non è stata rivelata ufficialmente l'identità dei sospettati. Secondo una fonte dei Carabinieri, il capitano si chiama Walter Biot e ha accettato 5.000 euro in cambio delle informazioni.

Non è stato possibile al momento contattare Biot, sotto custodia, e il nome del suo avvocato non è stato rivelato.

La Farnesina ha convocato l'ambasciatore russo Sergey Razov ed espulso due funzionari russi ritenuti coinvolti in quella che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha definito "una vicenda gravissima".

Il capitano della Marina è stato fermato. Le autorità non hanno chiarito se l'ufficiale dell'esercito russo che l'ha incontrato sia uno dei due funzionari espulsi.

L'agenzia di stampa russa Interfax ha citato un parlamentare russo che ha detto che Mosca risponderà a sua volta con delle espulsioni, pratica standard in casi simili.

Tuttavia, varie dichiarazioni provenienti da Mosca sembrano indicare l'intenzione di minimizzare l'accaduto. Il ministero degli Esteri russo ha espresso rammarico per le espulsioni, sottolineando però che non costituiscono una minaccia per le relazioni bilaterali tra i due Paesi.

In precedenza, il Cremlino aveva detto di non avere informazioni sulle circostanze del caso, ma di sperare che i due Paesi possano mantenere rapporti positivi e costruttivi.

La Gran Bretagna ha detto di sostenere la decisione dell'Italia di espellere i due diplomatici russi.

L'incidente è stato l'ultimo di una serie di episodi avvenuti negli ultimi mesi nei Paesi europei. La Bulgaria ha espulso funzionari russi sospettati di spionaggio a marzo, mentre in Olanda è accaduto lo stesso a dicembre.

Gli arresti sono stati ordinati dalla Procura di Roma a seguito di una lunga indagine svolta dall'intelligence italiana con il supporto dello Stato maggiore della Difesa, hanno detto i Carabinieri.