ISRAELE: Per Netanyahu nessun cessate-il-fuoco con Hamas senza rilascio ostaggi

Reuters

Pubblicato 03.11.2023 16:20

(Reuters) - Il 7 ottobre Hamas ha sferrato un attacco contro Israele, a cui Tel Aviv ha risposto bombardando Gaza.

Di seguito gli aggiornamenti:

15,15 - Israele non accetterà alcun tipo di cessate-il-fuoco temporaneo con Hamas finché gli oltre 240 ostaggi catturati dal movimento islamista durante l'attacco del 7 ottobre non saranno liberati, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

"Israele rifiuta un cessate-il-fuoco temporaneo che non include il ritorno dei nostri ostaggi", ha detto durante un discorso trasmesso in televisione.

15,00 - Il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha detto durante un discorso che uno dei più grandi errori di Israele nella guerra contro Hamas è perseguire obiettivi che non può raggiungere.

"Per tutto un mese, Israele non è riuscito a presentare una singola vittoria militare", ha detto Nasrallah, aggiungendo che Tel Aviv potrà riportare a casa gli ostaggi solo tramite negoziati.

Nasrallah ha anche indicato gli Stati Uniti come responsabili per il conflitto e l'elevato numero di vittime palestinesi.

14,45 - Papa Francesco ha parlato al telefono con il presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas, meglio noto come Abu Mazen, "nel tardo pomeriggio di giovedì", ha detto oggi un portavoce vaticano, senza fornire dettagli in merito a quanto è stato discusso.

14,00 - Dopo i primi due gruppi di italiani che hanno lasciato la Striscia di Gaza ieri e mercoledì scorso, oggi sono giunte in Egitto, attraverso il valico di Rafah, altre 10 persone, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi al seguito, dice la Farnesina in una nota.

Il ministro degli esteri e vice premier Antonio Tajani a margine del consiglio dei ministri ha specificato che si tratta di 7 italiani e tre famigliari palestinesi, che portano a 17 il numero di persone, fra cittadini italiani, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi, messi in sicurezza.

11,52 - Almeno 9.227 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 3.826 bambini, negli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza dal 7 ottobre, ha detto il ministero della Salute di Gaza, controllata da Hamas.

11,18 - L'ufficio dell'Alto commissario Onu per i diritti umani (Ohchr) ha descritto come allarmante la situazione in Cisgiordania, affermando che le forze israeliane stanno utilizzando in maniera sempre più ampia tattiche e armi militari nelle operazioni di polizia nei territori occupati.

"Sebbene dal 7 ottobre gran parte dell'attenzione sia stata riservata agli attacchi su territorio israeliano e all'escalation delle ostilità a Gaza, la situazione nei territori occupati della Cisgiordania e a Gerusalemme Est è allarmante e urgente", ha detto Liz Throssell, portavoce dell'Ohchr.

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Throssell ha aggiunto che 132 palestinesi, tra cui 41 bambini, sono stati uccisi in Cisgiordania, 124 di questi sono stati uccisi dalle forze israeliane e otto dai coloni israeliani. Anche due soldati israeliani sono rimasti uccisi.

10,30 - L'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha detto che i costi per rispondere alle necessità dei cittadini a Gaza e in Cisgiordania è stato stimato a 1,2 miliardi di dollari.

"Il costo per soddisfare le necessità di 2,7 milioni di persone - ovvero l'intera popolazione di Gaza e 500,000 cittadini nella Cisgiordania occupata - è stimato a 1,2 miliardi di dollari", ha detto l'agenzia delle Nazioni Unite.

7,32 - Gli Emirati Arabi Uniti vedono un rischio concreto di escalation della guerra tra Israele e Hamas a tutto il Medio Oriente e stanno lavorando "incessantemente" per assicurare una tregua umanitaria.

"Mentre continuiamo a lavorare per fermare questa guerra, non possiamo ignorare il contesto e la necessità di raffreddare gli animi in una regione dove gli animi sono ormai incandescenti", ha detto Noura al-Kaabi, ministra degli Affari esteri emiratina durante una conferenza ad Abu Dhabi.

"Il rischio di un'escalation in Medio Oriente e anche oltre è reale, così come il rischio che dei gruppi estremisti traggano vantaggio da questa situazione per portare avanti ideologie che ci costringerebbero a rimanere bloccati in cicli di violenza".

Gli Emirati sono stati il più importante paese arabo a siglare gli Accordi di Abramo nel 2020, una serie di patti tra Israele e alcuni Stati arabi, che Tel Aviv aveva sperato potesse spianare la strada ad una normalizzazione dei rapporti con il resto del mondo arabo e in particolare con l'Arabia Saudita, un progetto bloccato, almeno momentaneamente, dalla guerra.

7,30 - Israele ha riferito di aver circondato Gaza City, la più grande città della Striscia, con l'obiettivo di annientare Hamas, mentre Washington si prepara a spingere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad accettare una pausa negli scontri per permettere l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave palestinese.