Italia e Francia rafforzano legami mentre Europa fa i conti con uscita Merkel

Reuters

Pubblicato 26.11.2021 11:22

Aggiornato 26.11.2021 16:29

di Crispian Balmer

ROMA (Reuters) -Italia e Francia hanno firmato un trattato per rinforzare i rapporti bilaterali e la loro cooperazione all'interno dell'Unione europea, in un momento in cui la diplomazia Ue è messa alla prova dopo la fine del mandato di Angela Merkel.

Il presidente del consiglio Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno siglato un nuovo accordo tra i due Stati al Quirinale. Subito dopo, due formazioni di aerei hanno disegnato delle scie con i colori delle due nazioni nel cielo in tempesta sopra Roma.

"Il trattato () segna un momento storico nelle relazioni tra i nostri due paesi. Francia e Italia consolidano ulteriormente i propri legami diplomatici, commerciali, politici e culturali", ha detto Draghi ai giornalisti.

La cerimonia in occasione della firma del trattato arriva a pochi giorni dalla conclusione di un accordo per la formazione di un nuovo governo in Germania, il primo non guidato da Merkel dopo 16 anni. Nel suo periodo alla guida della Germania la cancelliera ha mantenuto una posizione di leadership in Europa, stringendo legami con diversi presidenti francesi.

La nuova amministrazione tedesca dovrebbe avere uno sguardo maggiormente rivolto alle questioni domestiche, specialmente all'inizio del proprio mandato, e sia Parigi che Roma sono ansiose di approfondire le proprie relazioni in un periodo segnato da incertezza economica, dalla pandemia, da una Russia più decisa, una Cina in crescita e dal progressivo disimpegno del tradizionale alleato statunitense.

Macron ha detto che il trattato, chiamato Trattato del Quirinale, non mette in discussione le relazioni della Francia con la Germania, ma è complementare e volto a dare una spinta all'Europa intera.

Tra gli obiettivi delineati nel documento di 15 pagine c'è l'impegno a rinforzare le connessioni militari, anche a un livello industriale, e a lavorare di concerto per migliorare le capacità di difesa dell'Unione europea.

"L'obiettivo che stiamo seguendo....è di avere un'Europa più forte e più sovrana... un'Europa che sappia proteggere i propri confini e difendere se stessa", ha detto Macron.

RINASCITA

Del trattato si iniziò a parlare già nel 2017, ma i negoziati si interruppero bruscamente l'anno dopo, con l'entrata in carica del governo a matrice populista Conte I che si scontrò ripetutamente con la Francia di Macron sul tema dell'immigrazione.

Con l'arrivo di Draghi a Palazzo Chigi il trattato ha visto una sua rinascita, e il presidente del Consiglio si è ripetutamente incontrato con Macron negli ultimi mesi, lavorando a stretto contatto su temi che in precedenza erano stati terreno di scontro, come gli sforzi per porre fine ad anni di conflitto in Libia.

Il Trattato del Quirinale, basato in parte su un simile trattato siglato nel 1963 tra Francia e Germania (noto come Trattato dell'Eliseo), porterà Parigi e Roma a cercare una posizione comune in vista dei vertici Ue, esattamente come già avviene tra Parigi e Berlino.

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Draghi ha poi aggiunto che i due paesi cercheranno "nuove forme di cooperazione" nell'energia, nella tecnologia, nella ricerca e nell'innovazione. Inoltre, almeno una volta ogni tre mesi, un ministro italiano presenzierà a un consiglio dei ministri francese e viceversa.

Francia e Italia si sono impegnate a lavorare insieme anche nel settore dello spazio, e faciliteranno "gli investimenti reciproci" oltre a definire "strategie comuni sui mercati internazionali".

Le imprese francesi hanno fatto forti investimenti in Italia negli ultimi anni, ma i politici italiani hanno accusato Parigi di essere meno accogliente nei confronti delle imprese italiane in cerca di accordi oltralpe.