Reuters
Pubblicato 31.01.2023 11:29
Aggiornato 31.01.2023 16:18
ROMA (Reuters) -Dopo sette trimestri consecutivi di crescita, l'economia italiana registra una leggera flessione congiunturale nell'ultima frazione del 2022, mentre a livello tendenziale continua il suo sviluppo ma a ritmi meno sostenuti rispetto ai trimestri precedenti.
E' quanto emerge dalla lettura preliminare resa nota oggi, secondo la quale nei tre mesi da ottobre a dicembre il Pil ha segnato un decremento, corretto per gli effetti di calendario, dello 0,1% congiunturale (consensus -0,2%) a fronte di un progresso dell'1,7% a perimetro annuo (consensus +1,6%).
La contrazione, seppur lievemente migliore delle attese, rafforza i timori recessivi.
Nel terzo trimestre il Pil aveva evidenziato un'espansione dello 0,5% su trimestre e un +2,7% su anno (rivisto da +2,6%).
"La stima preliminare che ha, come sempre, natura provvisoria, riflette dal lato dell’offerta una contrazione dei settori dell’agricoltura e dell’industria, e una lieve crescita nel comparto dei servizi", spiega l'istituto di statistica nella nota che accompagna i dati, aggiungendo che dal lato della domanda vi è un contributo negativo della componente nazionale, al lordo delle scorte, e uno positivo della componente estera netta.
Il quarto trimestre del 2022, ricorda Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al quarto trimestre del 2021.
Nel corso del 2022 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 3,9% rispetto al 2021, aggiunge.
La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,4%.
Le prospettive per quest'anno sono offuscate da un'inflazione alle stelle, sostenuta dallo shock energetico esacerbato dalla guerra in Ucraina, che ha intaccato la fiducia delle imprese e dei consumatori, frenando gli investimenti e colpendo la capacità di spesa delle famiglie.
"Ci aspettiamo che la crescita del Pil reale resti debole nel primo trimestre con una ripresa della crescita economica dal secondo trimestre dell'anno", scrive Loredana Federico, capo economista di UniCredit (BIT:CRDI), aggiungendo che la stima di crescita annuale del Pil per il 2023 riflette ora una crescita modesta, rispetto alla precedente previsione di un calo dello 0,1%.
Per Scope Ratings la crescita del 3,9% nel 2022, compreso il -0,1% del quarto trimestre, ha superato le proprie attese per +3,7% sull'intero anno e per -0,5% sull'ultimo trimestre.
"Questa debole contrazione mette in luce la resilienza maggiore delle aspettative agli shock legati a energia e inflazione", osservano gli analisti di Scope.
Roma prevede ufficialmente una crescita annuale di appena lo 0,6% quest'anno.
A novembre il Tesoro ha stimato che l'economia si sarebbe contratta nel quarto trimestre dello scorso anno e anche nel primo trimestre del 2023, facendo entrare il Paese in recessione tecnica - definita come due trimestri consecutivi di calo del Pil.
Seguono i dati trimestrali per il 2021 forniti dall'Istituto:
T4 2022 T3 2022 T2 2022 T1 2022
TRIM/TRIM (%) -0,1 +0,5 +1,1 +0,1
A/A (%) +1,7 +2,7r +5,0 +6,4
r= rivisto
(Valentina Consiglio, Sara Rossi, editing Stefano Bernabei)
Scritto da: Reuters
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