Meloni propone stop governi a guida tecnica in riforma costituzionale

Reuters

Pubblicato 03.11.2023 16:49

di Angelo Amante e Giuseppe Fonte

ROMA (Reuters) - Il Consiglio dei ministri ha proposto lo stop ai governi guidati dai tecnici come parte di una riforma costituzionale per l'elezione diretta del capo del governo.

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, definendo il piano "la madre di tutte le riforme".

L'Italia ha avuto quasi 70 governi dal secondo dopoguerra, più del doppio di Gran Bretagna e Germania.

I ripetuti tentativi di produrre un sistema più solido, l'ultimo nel 2016, sono sempre naufragati in mezzo a una marea di visioni concorrenti e, dati i passi necessari, non ci sono garanzie che questo progetto vada in porto.

Meloni, insediatasi a ottobre dell'anno scorso, ha reso un punto chiave della propria politica mettere fine all'instabilità cronica del Paese, rafforzando il legame tra governo ed elettori.

Secondo la proposta, il premier verrebbe eletto per un periodo di cinque anni e la coalizione o la lista che sostengono il candidato vincente otterrebbero almeno il 55% dei seggi, per assicurarsi di avere una maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.

Se il premier eletto non è in grado di continuare, il presidente della repubblica può conferirgli un nuovo incarico o rimpiazzarlo con un parlamentare che faccia parte della maggioranza di governo.

Se il governo non riesce a ottenere la fiducia, il capo dello Stato deve sciogliere il Parlamento e indire elezioni anticipate.

Se approvato, il piano renderebbe impossibile per i presidenti nominare tecnici esterni per guidare i governi, un potere che hanno usato ripetutamente per porre fine allo stallo politico.

Meloni ha detto in conferenza stampa che la proposta porrebbe fine alla stagione dei governi senza appoggio elettorale che "nel corso degli anni sono passati sulla testa dei cittadini  per realizzare cose che i cittadini non avevano deciso".

"Io considero questa la madre di tutte le riforme che si possono fare in Italia perché se noi facciamo un passo indietro e guardiamo a quello che per esempio è accaduto in Italia e in Europa negli ultimi 20 anni... abbiamo avuto nove presidenti del consiglio con dodici governi diversi, in Francia ci sono stati quattro presidenti della repubblica, in Germania ci sono stati tre cancellieri".

Prima del governo Meloni, Mario Draghi, ex presidente della Banca centrale europea, ha guidato l'ultimo governo tecnico dopo essere stato chiamato dal presidente Sergio Mattarella nel 2021 per porre fine alla crisi politica, con la pandemia di Covid-19 che ancora imperversava in Italia.

Il disegno di legge sarà ora inviato al Parlamento e sottoposto a un lungo processo di approvazione che rende tutt'altro che certa la sua approvazione nella forma attuale.

Qualsiasi modifica alla Costituzione deve ottenere una maggioranza di due terzi in entrambe le camere del Parlamento, cosa difficile da prevedere data la frammentarietà della politica italiana. In caso contrario, può essere approvata da un referendum.

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