Ministri Esteri Nato riflettono su fondo militare da 100 mld euro per Ucraina

Reuters

Pubblicato 03.04.2024 12:09

Aggiornato 03.04.2024 14:55

BRUXELLES (Reuters) - I ministri degli Esteri della Nato si sono incontrati per discutere su come dare al sostegno militare all'Ucraina un respiro di lungo termine, anche attraverso una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano inteso per rendere gli aiuti a Kiev "a prova di Trump".

Le proposte del Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg darebbero all'alleanza occidentale un ruolo più diretto nel coordinare la fornitura di armi, munizioni e attrezzature all'Ucraina che combatte l'invasione russa, secondo quanto detto dai diplomatici.

"Dobbiamo modificare le dinamiche del nostro sostegno", ha detto Stoltenberg al suo arrivo alla riunione di Bruxelles.

"Dobbiamo garantire all'Ucraina un'assistenza alla sicurezza affidabile e programmabile a lungo termine, in modo da fare meno affidamento su contributi volontari e più sugli impegni della Nato. Meno su offerte a breve termine e più su impegni pluriennali", ha aggiunto.

Stoltenberg non ha confermato i livelli di finanziamento e ha detto che l'obiettivo è di prendere una decisione in occasione del vertice di luglio dei leader degli Stati membri della Nato.

Secondo i piani, alla Nato passerebbero alcune attività di coordinamento da parte di una coalizione ad hoc guidata dagli Stati Uniti, nota come gruppo di Ramstein, mossa progettata in parte per prevenire eventuali tagli al sostegno degli Stati Uniti se Donald Trump tornasse alla Casa Bianca dopo le elezioni a novembre, hanno detto i diplomatici.

Finora la Nato si è concentrata sugli aiuti non letali all'Ucraina per timore che un ruolo più diretto potesse innescare un'escalation delle tensioni con la Russia. Gli stati membri hanno fornito miliardi di dollari in armi su base bilaterale.

I diplomatici hanno affermato che all'interno della Nato si sta diffondendo l'opinione che sia giunto il momento di dare una base più sostenibile agli aiuti militari all'Ucraina e che l'alleanza sia nella posizione migliore per farlo.

Tuttavia, non è chiaro se la somma di 100 miliardi di euro sarà accettata e come sarà finanziata. Le decisioni della Nato richiedono il consenso dei 32 stati membri.

SOSTEGNO?

Prima dei colloqui, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha definito la proposta "giusta e importante", affermando che gli aiuti all'Ucraina dovrebbero essere erogati attraverso "strutture affidabili e a lungo termine".

Anche il ministro degli Esteri lettone Krisjanis Karins ha accolto con favore la proposta di un fondo da 100 miliardi di euro, suggerendo che i contributi potrebbero essere una percentuale del Pil di ciascun membro.

Tuttavia, a dimostrazione del fatto che la decisione potrebbe non essere facile, l'Ungheria ha espresso scetticismo su almeno alcuni elementi della proposta di Stoltenberg.

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Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha "fermamente detto che l'Ungheria non sosterrà alcuna proposta della Nato che possa avvicinare l'alleanza alla guerra o trasformarla da una coalizione difensiva a una offensiva", secondo quanto riportato dal portavoce del governo Zoltan Kovacs in un post su X.

La ministra degli Esteri belga Hadja Lahbib ha detto che i ministri discuteranno la fattibilità della proposta di Stoltenberg e il contributo di ciascuno.