Nuovo ponte di Genova mostra come l'Italia può gestire la ripresa

Reuters

Pubblicato 03.08.2020 16:28

di Francesca Landini e James Mackenzie

MILANO (Reuters) - A quasi due anni dal crollo del ponte Morandi, oggi le autorità taglieranno il nastro del nuovo viadotto costruito a tempo di record a Genova, superando lentezze burocratiche, problemi tecnici e il coronavirus.

Per il sindaco di Genova e commissario straordinario Marco Bucci, la vicenda è sia un esempio dei fallimenti registrati dall'Italia sul fronte delle infrastrutture di trasporto, sia la dimostrazione di ciò che il paese è in grado di fare.

"C'è sia il ricordo della tragedia, ma anche la consapevolezza e l'orgoglio di aver fatto un bel lavoro," ha detto Bucci a Reuters. "Abbiamo fatto vedere al mondo l'eccellenza italiana."

La nuova struttura, lunga un chilometro, è stata progettata dall'architetto Renzo Piano, che si è messo a disposizione della sua città natale subito dopo il collasso del Morandi, il 14 agosto 2018, quando 43 persone hanno perso la vita.

Il progetto di Piano è ispirato a una nave, sorretto da 18 piloni che si innalzano per oltre 40 metri dal suolo. Il completamente del ponte San Giorgio permetterà di ripristinare il collegamento tra quattro grandi assi viari ed eliminare i ritardi che sono costati alla città circa 6 milioni di euro al giorno, dice Bucci.

SENSO DI URGENZA E TIFO DELLA CITTA'

Il crollo del Morandi ha fatto emergere decenni di scarsa manutenzione su tutta la rete dei trasporti in Italia.

Si è innescata una diatriba tra il governo e Autostrade per l'Italia, partecipata dalla famiglia Benetton attraverso il gruppo Atlantia (MI:ATL). Dopo due anni di braccio di ferro, un accordo preliminare stabilisce che lo stato diventerà azionista di riferimento di Autostrade.

I temi della supervisione delle rete e della necessità di ingenti investimenti non sono risolti e continuano anche le indagini della magistratura, che coinvolgono sia ex e attuali dipendenti di Autostrade e società collegate, sia funzionari del ministero dei Trasporti.

La ricostruzione del Morandi però è andata avanti spedita grazie al decreto Genova e al commissario speciale, elementi che hanno permesso di superare sia l'eccessiva burocrazia, sia interessi di parte che spesso in Italia soffocano i progetti.

Questo esempio dà speranza a un paese che sta affrontando la recessione provocata dal coronavirus e dovrà spendere in modo efficiente le risorse finanziarie in arrivo dal recovery fund.

Un senso di urgenza e obiettivi ben definiti sono stati vitali per portare a termine il progetto velocemente, ha detto a Reuters Roberto Carpaneto, AD di Rina Consulting, parte di Rina Group, società che ha lavorato a fianco del consorzio capeggiato da Webuild e Fincantieri (MI:FCT).

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