Più di 200 morti in scontri a confine tra Armenia e Azerbaigian

Reuters

Pubblicato 16.09.2022 16:31

(Reuters) - Più di 200 membri del personale di servizio sono stati uccisi negli scontri al confine tra Armenia e Azerbaigian questa settimana.

E' quanto emerge dai nuovi dati forniti dai due Paesi.

Sia l'Armenia che l'Azerbaigian si incolpano a vicenda per i combattimenti nel territorio conteso del Nagorno-Karabakh - gli scontri più letali tra i due Paesi da quando, nel 2020, una guerra di sei settimane ha causato migliaia di morti.

Il primo ministro dell'Armenia Nikol Pashinyan ha detto che 135 membri del personale armeno sono stati uccisi, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Interfax a seguito di una seduta del parlamento armeno. Il bilancio all'inizio della settimana era di 105 persone. 

L'Azerbaigian ha detto che 77 membri del suo personale sono morti, dai 71 di giovedì. Entrambi i Paesi avevano detto che le cifre sarebbero probabilmente aumentate.

Le due parti sono in lotta da decenni per il Nagorno-Karabakh, territorio riconosciuto internazionalmente come parte dell'Azerbaigian ma, fino alla guerra del 2020, popolato e controllato da persone di etnia armena. 

L'Armenia sostiene che questa settimana le forze dell'Azerbaigian abbiano attaccato e occupato altri insediamenti all'interno del Paese, oltre al Nagorno-Karabakh. Mentre l'Azerbaigian sostiene di aver risposto alle "provocazioni" della parte armena.