Processo vaticano, chiesta condanna a sette anni per il cardinale Becciu

Reuters

Pubblicato 26.07.2023 15:51

CITTÀ DEL VATICANO (Reuters) - Il promotore di giustizia vaticano ha chiesto di condannare il cardinale Angelo Becciu a sette anni e tre mesi di carcere nell'ambito del processo per corruzione legato alla compravendita di un palazzo a Londra.

Prima di essere licenziato da Papa Francesco, Becciu era uno degli uomini più potenti del Vaticano. È stato sostituto alla segreteria di Stato dal 2011 al 2018 e poi prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il dipartimento vaticano che esamina i potenziali candidati alla santità, dal 2018 fino al licenziamento nel 2020.

Il promotore di giustizia Alessandro Diddi ha presentato la richiesta di condanna al termine dell'arringa al processo, iniziato due anni fa e in cui Becciu, 75 anni, è uno dei dieci imputati e il più alto funzionario vaticano ad aver mai affrontato un processo.

Diddi ha chiesto alla corte un verdetto di colpevolezza per tutti gli imputati, i quali hanno tutti negato di aver commesso alcun illecito. Il procuratore ha anche chiesto la confisca di beni per alcune centinaia di milioni di euro.

Il processo ruota principalmente attorno alla complicata compravendita di un palazzo di lusso a Londra da parte della segreteria di Stato.

Il Vaticano ha venduto l'edificio l'anno scorso, subendo una perdita stimata di circa 140 milioni di euro.

Tra gli altri imputati figurano diversi dipendenti vaticani e due broker esterni che il Vaticano ha accusato di estorsione.

Il Papa ha licenziato Becciu nel 2020 per presunto nepotismo. L'accusa è emersa spesso durante il processo, ma Becciu ha negato anche questo addebito.

In una dichiarazione rilasciata prima che l'accusa facesse le sue richieste, il cardinale si è detto "addolorato" per il modo in cui Diddi lo ha dipinto come un personaggio sinistro.

"Sono innocente e non mi stancherò di ripeterlo", ha detto. "Sono innocente non soltanto perché non ho mai rubato un soldo né mi sono arricchito né ho arricchito i miei familiari. Le approfondite verifiche degli inquirenti sui nostri conti bancari lo hanno dimostrato!", ha proseguito.

La decisione del tribunale è attesa per la fine dell'anno, dopo la pausa estiva e altre udienze che coinvolgeranno coloro che richiedono i danni, come lo Ior, la banca vaticana.

RICHIESTA DI CONFISCA

La richiesta di condanna per Becciu deriva dalla somma di pene per presunti reati tra cui peculato, abuso d'ufficio e subornazione di testimone, ossia l'aver indotto una persona a rendere falsa testimonianza.

Inoltre, Diddi ha chiesto al tribunale di confiscare 14 milioni di euro di beni di Becciu, di impedirgli di ricoprire incarichi pubblici a vita, e di multarlo per oltre 10.000 euro.

Il pg ha anche richiesto una condanna a più di 11 anni per uno dei broker, Raffaele Mincione, e a più di nove anni per l'altro, Gianluigi Torzi, oltre a una confisca dei beni di Mincione per 172 milioni di euro e di Torzi per 71 milioni di euro.

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Per Rene Bruelhart, ex presidente svizzero dell'Autorità di Informazione Finanziaria del Vaticano (Aif), ha chiesto quasi quattro anni, e più di quattro anni per l'ex direttore dell'Aif Tommaso Di Ruzza.

Una condanna di quasi cinque anni è stata chiesta per Cecilia Marogna, una sedicente analista di sicurezza accusata di aver sottratto fondi destinati alla liberazione di una suora colombiana rapita in Mali da un gruppo legato ad Al Qaeda.