Qatargate, giudici rinviano udienza figlia Panzeri per verifica condizioni carceri Belgio

Reuters

Pubblicato 20.12.2022 16:07

di Emilio Parodi

BRESCIA (Reuters) - La corte d’Appello di Brescia ha deciso di rinviare al prossimo 3 gennaio l’udienza per decidere sulla consegna al Belgio di Silvia Panzeri, figlia dell’ex eurodeputato Pier Antonio al centro dell’inchiesta Qatargate.

Lo hanno riferito il procuratore generale e i legali della donna al termine dell’udienza, precisando che la Corte ha deciso il rinvio, accogliendo una istanza della difesa, per "ottenere dal Belgio informazioni sulle condizioni carcerarie in cui verrebbe a trovarsi l’indagata alla luce delle criticità degli istituti carcerato belgi in riferimento al sovraffollamento".

Un altro collegio giudicante della corte d’appello di Brescia aveva invece deciso ieri di dare il via libera alla consegna al Belgio di Maria Dolores Colleoni, madre di Silvia Panzeri e moglie di Pier Antonio.

"Faremo ricorso in Cassazione contro la decisione di ieri sulla signora Colleoni. Avevamo fatto la stessa richiesta e altri giudici della stessa Corte l’avevano respinta", ha detto l’avvocato Nicola Colli, uno dei due legali delle due donne.

Colleoni, agli arresti domiciliari insieme alla figlia Silvia Panzeri in applicazione di un ordine d'arresto europeo (Mae), è indagata dai magistrati belgi con le ipotesi di reato di corruzione, riciclaggio e associazione per delinquere per fatti commessi dal 1 gennaio 2021 all'8 dicembre 2022.

Secondo estratti del Mae letti da Reuters, la procura di Bruxelles, ritiene che moglie e figlia fossero consapevoli e avessero partecipato e beneficiato della presunta corruzione che avrebbe avuto al centro la ong "Fight Impunity" creata dall'ex europarlamentare Panzeri, una volta non rieletto.

L'avvocato Angelo De Riso, che con il collega Nicola Colli assiste le due donne, aveva detto al momento dell'udienza della settimana scorsa per l'esecuzione dell'ordine dall'arresto che le sue clienti avevano dichiarato al giudice di non saper nulla delle contestazioni che venivano loro mosse e che non avevano nulla a che fare con la vicenda.

Il Qatar ha ripetutamente dichiarato di essere estraneo ai fatti contestati, mentre finora non è stato possibile avere un commento dal governo del Marocco.

Il cosiddetto Qatargate, secondo il ministero della Giustizia belga, è stato scoperto dopo oltre un anno di indagine paneuropea.

Sul fronte italiano, la Guardia di Finanza coordinata dalla procura di Milano che ha fatto eseguire una serie di perquisizioni su richiesta dei colleghi belgi, si sta concentrando sull'analisi di sette conti correnti riferibili agli indagati italiani.