Europa divisa punta a revisione vecchie politiche immigrazione

Reuters

Pubblicato 23.09.2020 14:13

Aggiornato 23.09.2020 15:36

di Gabriela Baczynska

BRUXELLES (Reuters) - La Commissione Europea ha proposto oggi una revisione del fallimentare sistema d'immigrazione e d'asilo del blocco, cercando di porre fine ad anni di contrasti riguardanti centinaia di migliaia di migranti in fuga da guerra e povertà in Africa e in Medio Oriente.

L'elemento più controverso della proposta prevede l'imposizione di un obbligo legale per ogni Stato per accogliere profughi - questione su cui alcune nazioni orientali come la Polonia e l'Ungheria sono assolutamente contrarie - insieme al reciproco aiuto in altri modi, secondo un principio di "solidarietà obbligatoria".

Ogni Stato riceverà 10.000 euro per ogni adulto accolto, finanziati dal bilancio del blocco.

Gli innumerevoli litigi su dove spostare profughi e migranti hanno inasprito le tensioni tra i diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo - spesso la prima tappa dei migranti - e i riluttanti Paesi orientali e i più ricchi Stati settentrionali, dove molti migranti desiderano vivere.

Il blocco si è ritrovato impreparato nel 2015, all'arrivo di oltre un milione di profughi sulle coste Ue, gettando nel caos la rete di sicurezza e welfare e alimentando i sentimenti d'estrema destra.

"L'immigrazione è complessa, il vecchio sistema per gestirla in Europa non funziona più", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla stampa, durante la presentazione di una nuova proposta della Commissione.

"Dobbiamo trovare soluzioni sostenibili sull'immigrazione", ha detto. "Moria è un grave monito", ha aggiunto, in riferimento all'incendio nel campo profughi sull'isola di Lesbo.

La commissaria agli affari interni Ylva Johansson ha detto che la crisi del 2015/16 è finita, con l'Unione europea che accoglie ora ogni anno circa 1,5 milioni netti di nuovi stranieri in arrivo per vie legali per vivere e lavorare, rispetto ai solo 140.000 richiedenti asilo, in arrivo irregolarmente.

Le proposte da 450 pagine https://ec.europa.eu/info/publications/migration-and-asylum-package_en coprono cinque diverse leggi paneuropee e sottolineano la necessità di respingere chi non otterrà l'asilo. "È necessario essere accettati da cittadini Ue per poter ricollocare (ospitare) coloro che hanno diritto d'asilo, per poi poter respingere i non idonei", ha detto Johansson.

Il piano - che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2023, anche se causerà sicuramente aspre dispute - punta anche ad aprire più percorsi legali per i migranti e a lavorare più strettamente con i Paesi ospitanti e con quelli incaricati della gestione dei migranti prima del loro arrivo in Europa.

Ciò richiederà un maggior controllo dei Paesi Ue con confini esterni, per assicurare il rispetto delle norme, dopo indiscrezioni di violazioni in Ungheria, Croazia, Grecia o Malta.

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Secondo il piano, i migranti salvati in mare saranno ricollocati nel blocco - anziché rinviati nelle loro terre di origine - e Bruxelles ha aggiunto che le organizzazioni benefiche coinvolte nei salvataggi non saranno incriminate.