Usa, Zelensky parla al Congresso "aiuti non sono elemosina", chiede più assistenza

Reuters

Pubblicato 22.12.2022 10:32

WASHINGTON/KIEV (Reuters) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato al Congresso degli Stati Uniti nella giornata di ieri, sottolineando come gli aiuti Usa all'Ucraina non siano "un'elemosina" ma un investimento nella democrazia, ricordando poi le battaglie combattute dagli Stati Uniti contro la Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale per chiedere maggiore assistenza per lo sforzo bellico di Kiev.

Le parole di Zelensky arrivano poco prima che i repubblicani, alcuni dei quali si sono mostrati sempre più scettici riguardo l'invio di così tanti aiuti all'Ucraina, prendano il controllo della Camera dei Rappresentanti il 3 gennaio.

Alcuni repubblicani si sono spinti oltre, chiedendo la fine di qualsiasi aiuto all'Ucraina, e una verifica di come i fondi stanziati fino ad ora siano stati spesi.

"Il vostro denaro non è elemosina. E' un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia che stiamo gestendo nella maniera più responsabile", ha detto Zelesnky, parlando in inglese di fronte alle due camere del Congresso riunite in seduta comune.

Zelensky ha anche affermato che il mondo è troppo interconnesso per permettere a qualsiasi paese di starsene in disparte e sentirsi al sicuro, chiedendo un sostegno bipartisan.

In precedenza Zelensky, che per la sua prima visita all'estero dall'inizio della guerra indossava i pantaloni e il maglione verde oliva che lo hanno reso celebre, aveva incontrato il presidente Joe Biden, che ha chiesto che il sostegno all'Ucraina prosegua nel 2023.

Gli Stati Uniti hanno anche annunciato altri 1,85 miliardi di dollari in aiuti militari a Kiev un pacchetto che include un sistema di missili terra-aria Patriot che potrà essere usato per abbattere i missili russi.

Per Zelesky i Patriot sono un passo importante nella creazione di uno scudo aereo.