POSSIBILE CAMBIO DI ROTTA PER WALL STREET?

 | 18.02.2024 21:59

La settimana di contrattazione appena trascorsa è stata caratterizzata dalle rilevazioni sull’inflazione negli U.S.A.
I dati in questione hanno deluso le attese, con l’indice dei Prezzi al Consumo (IPC) su base annuale al 3,1% contro il 2,9% atteso e un IPC su base mensile al 0,3% contro il 0,2% atteso.
I rendimenti obbligazionari, infatti, hanno nuovamente ripreso a salire, a causa un’inflazione che sembra non volere ad oggi abbassare la testa e che porterebbe la Federal Reserve a tenere i tassi ancora alti, con un possibile primo taglio solo nel periodo maggio/giugno.
La possibilità di una politica restrittiva ancora lunga da parte della FED ha portato, nella giornata di martedì 13 febbraio, i principali listini del mercato americano a una flessione del 1/2%.
A confermare questo leggero ribasso ci ha inoltre pensato anche l’Indice dei Prezzi di Produzione (IPP), in uscita venerdì 16 febbraio, anche esso superiore alle attese 0,3% su 0,1% atteso.
L’insieme di questi dati ha fatto sì che gli indici Statunitensi principali NASDAQ e SP500, dopo 5 settimane ampiamente positive, chiudessero l’ottava con un lieve ribasso.

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