I prezzi di una vasta gamma di titoli, nonché di ETF, si sono apprezzati significativamente dall’inizio del 2021. In molti casi, i livelli di valutazione sono diventati un po’ esagerati. Allo stesso modo, i grafici tecnici a breve termine indicano livelli di overbought.
Di conseguenza, mentre sta per chiudersi il primo trimestre dell’anno, qualche investitore potrebbe approfittare dei recenti ritorni e trasferire parte dei profitti di quei nomi su asset più sottovalutati. Oggi, parleremo di due ETF sui quali simili prese di profitto potrebbero essere dietro l’angolo.
Invesco Dynamic Leisure and Entertainment ETF
Prezzo attuale: 54,78 dollari
Range su 52 settimane: 17,60 - 55,25 dollari
Rendimento dividendo: 0,69%
Percentuale di spesa: 0,64%
L’effetto della pandemia sui vari settori è stato diverso. Inizialmente, viaggi, divertimento e ricezione sono stati tra i più colpiti. Ma, con gli sviluppi positivi sui vaccini, i prezzi delle azioni in questi segmenti hanno visto una considerevole ripresa.
I vari paesi potrebbero avere definizioni leggermente diverse riguardo alle classificazioni dei settori. Tuttavia, solitamente questi settori comprendono società che si occupano di divertimento, e-sport, videogiochi, ospitalità, ristoranti, impianti sportivi, viaggi e turismo.
Negli Stati Uniti, numerosi indici consentono agli investitori di valutare lo stato di salute di queste aziende. Tra questi:
- Dow Jones Travel & Leisure, +12% sull’anno in corso;
- Dow Jones Travel & Tourism, +18% sull’anno in corso;
- Dow Jones Airlines, +31% sull’anno in corso;
- Dow Jones Gambling, +26% sull’anno in corso;
- Dow Jones Broadcasting & Entertainment, +12% sull’anno in corso;
Allo stesso modo, anche l’Invesco Dynamic Leisure and Entertainment ETF (NYSE:PEJ) è schizzato di circa il 18% sull’anno in corso. Ha segnato un massimo storico il 15 marzo. Di conseguenza, nelle prossime settimane, sono probabili delle prese di profitto su parecchi dei nomi che compongono il fondo.
PEJ, che replica l’indice Leisure & Entertainment Intellidex, ha 32 titoli. Dal suo lancio nel giugno 2005, gli asset gestiti hanno raggiunto gli 1,85 miliardi di dollari.
Grafico settimanale PEJ
In termini di divisione in settori (per peso), troviamo al primo posto hotel, ristoranti e divertimento (40,87%), seguito da intrattenimento (22,63%), media (15,28%) e altri. In cima alla lista abbiamo i gruppi media globali ViacomCBS (NASDAQ:VIAC) e Discovery (NASDAQ:DISCA), la piattaforma online di ospitalità Airbnb (NASDAQ:ABNB), Booking Holdings (NASDAQ:BKNG) e Chipotle Mexican Grill (NYSE:CMG).
Sullo scorso anno, PEJ registra un’impennata di circa il 96%. I rapporti P/E e P/B di 46,04 e 2,74, rispettivamente, indicano una valutazione “schiumosa” in base agli standard storici. Nel caso di prese di profitto, il fondo probabilmente troverà supporto tra 50 e 52,5 dollari.
2. Cannabis ETF
Prezzo attuale: 22,43 dollari
Range su 52 settimane: 15,91 - 30,99 dollari
Rendimento dividendo: 0,43%
Percentuale di spesa: 0,70% all’anno
Gli investitori dei titoli legati alla marijuana e degli ETF focalizzati sulla cannabis hanno visto forti ritorni dall’inizio del novembre 2020. Soprattutto grazie ai risultati delle elezioni presidenziali statunitensi. I prezzi delle azioni di molte società del settore sono più che raddoppiati nel giro di mesi.
A livello federale, negli Stati Uniti, la marijuana resta una droga di Categoria 1 e, di conseguenza, è illegale. A livello statale, invece, la legalità dipende dalle leggi dei singoli stati. Gli investitori sperano che il nuovo governo di Washington D.C. possa portare ad una legalizzazione a livello federale, sia per l’uso terapeutico che per quello ricreativo per adulti.
Dal 2018, il Canada è l’unica nazione del G7 ad aver legalizzato del tutto la marijuana. Tuttavia, il mercato canadese non è abbastanza grande da essere redditizio per la maggior parte delle società di cannabis. In altre parole, c’è bisogno della legalizzazione federale negli USA per aumentare i ricavi.
Wall Street non vede l’ora. Dunque, potrebbe non essere sbagliato presumere che la maggior parte delle potenziali notizie positive riguardanti la legalizzazione siano già state messe in conto nei prezzi delle azioni di tantissime società.
Il Cannabis ETF (NYSE:THCX) ha visto ritorni di oltre il 76% sull’anno in corso. Negli ultimi 12 mesi, è schizzato di quasi il 220%. Di conseguenza, alcuni investitori probabilmente ritireranno i loro soldi nelle prossime settimane.
Grafico settimanale THCX
THCX, che ha 32 possedimenti, ha cominciato gli scambi nel luglio 2019. Gli asset in gestione sono pari a 172,1 milioni di dollari. I primi 10 nomi rappresentano quasi il 60% del fondo, il che significa che il fondo dipende molto da loro.
In cima alla lista al momento troviamo Aphria (NASDAQ:APHA), Village Farms International (NASDAQ:VFF) (TSX:VFF), Amyris (NASDAQ:AMRS), OrganiGram (NASDAQ:OGI) e Tilray (NASDAQ:TLRY).
Nell’eventualità di un calo di prezzo, THCX troverebbe supporto tra 17,5 e 20 dollari. I movimenti dei principali nomi legati alla cannabis tendono ad essere decisi dallo slancio. In altre parole, un fondo come THCX è ad alto rischio/alto ritorno. I trader a breve termine dovrebbero essere molto cauti a questi livelli.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.