Questa volta è "sempre" diverso! L'essenza dell'essere sconsiderati

Pubblicato 11.04.2022, 09:58
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In questo primo trimestre abbiamo visto movimenti del mercato "ampi", sono scesi rapidamente per poi avere un "rimbalzo" record, che per molti aspetti sembrerebbe un ritracciamento dello stesso impulso ribassista come preludio a nuovi minimi. Se guardiamo gli indici di volatilità possiamo notare come i loro valori siano tornati nella zona "critica" confermando il momento di incertezza.

Attraverso il rapporto VVIX/VIX (volatilità implicita per volatilità realizzata) osserviamo come il primo indicatore (su opzioni con scadenza a 30 gorni) stia sottoperformando il secondo riferito all'S&P500. Mentre se confrontiamo le società ad alto Beta (più volatili) con quelle a basso Beta (più difensive) osserviamo come il trend sia tornato verso il basso, evidenziando un orientamento verso le società a "low Beta". Inoltre i bonds a lunga scadenza, come quello a 20 anni, stanno continuando a scendere seguendo quelli a breve scadenza e ciò dovrebbe essere l'inverso, dal momento che stiamo andando verso un rallentamento economico.

L'indice dei trasporti, considerato il "barometro" dell'attività economica USA, sta continuando ad indebolirsi

losing steam

Il Dow Jones trasportation Index mostra le 20 società più grandi, motivo per cui è bene prestare molta attenzione.

In questi momenti sarebbe "giusto" continuare a ridurre le nostre "esposizioni" mantenendo livelli di liquidità in eccesso e cercando di riequilibrare le allocazioni. Ricordo che c'è un rischio sempre crescente di "recessione".

phases of bear markets
grafico fonte: Real Investment Advice

Se ci rifacciamo alla "teoria di Dow", suggerisce che le fasi del mercato "ribassista" si dividono in tre momenti intervallati da rimbalzi "riflessivi". Attualmente ci troveremmo nella seconda fase. Questa teoria è stata formulata tramite dei contributi al Wall Street Journal scritti da Charles H. Dow dal 1900 fino al 1902.

Ma la questione principale è mantenere una prospettiva ben definita sul mercato e sul portafoglio perchè in queste fasi è facile "commettere" errori guidati dall'emotività, portando a scarsi risultati "futuri". Infatti l'incognita che "nessuno" ha potuto prevedere cioè l'invasione russa dell'Ucraina, ha dato il "via" al mercato ribassista diventando un evento esogeno inaspettato, che ha cambiato la "percezione" delle persone.

Bisogna resistere alla volatilità cercando "opportunità" di investimento, e aggiungendo più esposizioni all'obbligazionario con duration più lunga.

Infatti, attualmente le obbligazioni sono in una situazione di "ipervenduto" rispetto alle azioni dopo un "sostanziale" aumento dei tassi. Queste "copriranno" il nostro capitale dai  possibili cali nelle prossime settimane, se dovessero verificarsi.

In aggiunta con la diminuzione delle richieste di sussidio e l'inasprimento delle politiche monetarie, i prezzi dell'energia in rialzo, l'aumento dell'inflazione, i dati sui consumi più deboli, l'ondata di liquidità da 5 trilioni di spesa pubblica che è terminata e la mancata tregua dovrebbero farci "escludere" per il momento, esposizioni su banche e sul settore finanziario perchè avranno ancora delle "sfide" da affrontare. Questa settimana ci saranno anche i dati delle trimestrali delle "grandi" banche Jp Morgan (NYSE:JPM), Goldman, Mongan Stanley e Wells Fargo (NYSE:WFC). 

inflation is a monetary phenomenon

grafico fonte: Real Investment Advice

Il "problema" è che la liquidità si sta invertendo. Inoltre la riduzione degli stimoli "storicamente" ha anch'essa anticipato il rallentamento dei consumi e della crescita economica senza sottovalutare la diminuzione degli utili.

L'impennata dei rendimenti quando la Fed ha annunciato la riduzione del bilancio (ricordo che il debito governativo "globale" ammonta a 71 trilioni ed entro il 2025 potrebbe andare oltre gli 80 trilioni) e le dichiarazioni di Brainard hanno fatto superare il 2,5% al decennale; che la stessa Fed nei prossimi mesi farà invertire; hanno creato l'opportunità di acquistare obbligazioni a un prezzo "scontato".

riduzione stimoli

Probabilmente la obbligazioni sovraperformeranno le azioni nei prossimi mesi del 2022, la rotazione dalle obbligazioni verso le azioni diminuirà.

performance bonds

Le aziende hanno raccolto 2,3 trilioni nel primo trimestre, attraverso vendite di azioni e prestiti, la somma più "piccola" degli ultimi 6 anni e molto bassa rispetto ai 3,2 trilioni dello scorso anno. Al contempo gli ETF obbligazionari hanno attirato miliardi, nonostante le forti vendite (TLT e BND sono scesi del 10% circa). Nell'ETF Ishares 20+ Year Treasury Bond (TLT) sono "arrivati" circa 5 miliardi mentre per il Vanguard Total Bond Market ETF (BND) ha assorbito circa 3 miliardi di dollari.

Analizziamo la correlazione tra obbligazionario e azionario 

SP500 e rendimenti

Vediamo dal grafico come da novembre 2018, dopo i trend positivi dei rendimenti del decennale americano e del rendimento a 2 anni, gli investitori che si sono posizionati sul mercato azionario vendendo obbligazioni (il rialzo del rendimento è associato al rapporto "inverso" obbligazione/rendimento) considerate poco convenienti, lo spread tra rendimento a 10 anni e quello a 2 anni cambia le "carte" e fa "capovolgere" la situazione scendendo al di sotto dello 0%.

Gli investitori iniziano a comprare obbligazioni, come diretta conseguenza c'è il crollo dei rendimenti che si correlano quindi negativamente all’azionario.

Il clima di incertezza continua, a settembre 2019 la curva dei rendimenti inverte di nuovo, gli investitori continuano a concentrarsi sull’azionario lasciando da parte momentaneamente l’obbligazionario. Infatti tra settembre 2019 e febbraio 2020 i rendimenti risalgono tornando ad avere una correlazione positiva con l'azionario.

Il crollo economico si ha con il Covid-19 e i "capitali" sono stati spostati sull’obbligazionario. Abbiamo, dunque, la correlazione inversa tra l'obbligazionario e l'azionario.

Come ben sappiamo, è stato l’intervento della banca centrale a rimettere in piedi l’economia entrata in recessione.

Attualmente il mondo azionario e quello dei rendimenti, che sono stati scossi dal conflitto Russia-Ucraina, dalla carenza di materie prime e dall'aumento dei tassi di interesse, si stanno muovendo esattamente come in passato. L'inversione della curva dei rendimenti seguita dalla recessione porterà ad altri crolli dei mercati azionari?

Intanto dal grafico di Blackrock possiamo vedere come questi primi mesi del 2022 non siano stati positivi per entrambi gli asset

no glory for bonds and equity

Risulta uno dei "pochi" eventi in cui entrambi siano negativi, al momento. Ci si aspetta una crescita più "contenuta" quest'anno per le equity.

"Questa volta sarà diverso" rispetto al passato?

Aspettiamo aggiornamenti. Intanto qual è il vostro pensiero al riguardo, l'inversione della curva porterà ad una recessione? Questa settimana ci sarà il "dato" più importante, quello sull'inflazione. E' il caso di continuare a valutare le inflation-linked Bonds?


"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

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