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Settore Crypto e Silicon Valley Bank. Facciamo chiarezza

Pubblicato 14.03.2023, 15:20

In questi giorni il nostro team di analisti e trader ha avuto più volte modo di discutere approfonditamente riguardo la situazione attuale che l'industria globale bancaria si trova ad affrontare e siamo arrivati alla conclusione che non c'è una conclusione.

Il fallimento di SVB è stato particolarmente gonfiato dai media e in pochi hanno messo in mostra il fatto che questo istituto di credito aveva un attivo inferiore ai 250 miliardi e che nel tier1 non erano considerate neanche le attività disponibili alla vendita. Non a caso le autorità di vigilanza non si erano accorte della perdita che la banca stava registrando a causa della svalutazione delle obbligazioni statunitensi. Quando le start-up e le altre società tecnologiche in crisi di liquidità hanno richiesto indietro i propri soldi, SVB ha dovuto vendere in perdita i propri asset, e il resto della storia già lo conosciamo.

Se ci riflettiamo un attimo, questo problema dovrebbe quindi riguardare tutte le realtà più piccole, compresi certi protocolli finanziari DeFi, totalmente sprovvisti di regole. Per chiarire le idee, dove pensate che vengano investiti i dollari che coprono il valore di un Theter? Ecco che il rischio diventa concreto.

In sintesi, il problema sta nell'instabilità dei prezzi del mercato obbligazionario e l'unico modo per non creare un contesto apocalittico e fare in modo che queste realtà possano riuscire a vendere i propri asset per lo meno a scadenza, sennò possiamo salutare queste finanziarie e con loro moltissime altre imprese, anche se legate ad altre attività.

Ciò che è successo a USDC dovrebbe far riflettere: pensate che i rischi siano scomparsi solo perché la stablecoin ha raggiunto il peg? I rischi non sono affatto scomparsi, è sparita solo la perdita in conto capitale di chi aveva USDC in portafoglio e non è la stessa cosa.


Allo stesso modo mi fa paura vedere riaccendersi l'entusiasmo dei "crypto expert" dopo il pump di BTC . Questi top investor sono troppo impegnati a scrivere su Twitter ed a offendere il sistema tradizionale per rendersi conto che questa situazione potrebbe devastare il settore decentralizzato. Chi si domanda se sia meglio il settore crypto o quello tradizionale sta sbagliando interrogativo perché a quanto pare l'uno dipende strettamente dall'altro, come da anni il nostro team cerca di far capire ai massimalisti.

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