L'amministratore delegato di Snap Inc . (NYSE:SNAP), Evan Spiegel, ha venduto una parte delle sue partecipazioni nella società, come risulta da un recente deposito presso la Securities and Exchange Commission. La transazione, avvenuta il 29 aprile, ha comportato la vendita di 150.000 azioni ordinarie di Classe A a un prezzo medio ponderato di 14,3535 dollari per azione, per un valore complessivo di circa 2,15 milioni di dollari.
Le azioni sono state vendute in più transazioni a prezzi compresi tra 14,195 e 14,61 dollari per azione. Le vendite segnalate sono state condotte nell'ambito di un piano di trading ai sensi della norma 10b5-1, che Spiegel aveva adottato il 9 marzo 2023. Questo piano consente agli insider della società di stabilire un programma predeterminato per l'acquisto o la vendita di titoli e viene solitamente utilizzato per evitare accuse di insider trading.
Dopo la vendita, Spiegel detiene ancora una quota significativa della società, con 34.778.444 azioni ordinarie di classe A di Snap ancora in suo possesso. Si noti inoltre che le azioni vendute da Spiegel erano detenute da un trust irrevocabile, per il quale egli agisce come fiduciario. Spiegel ha potere di voto su queste azioni, ma non ha un interesse finanziario in esse, e i beneficiari del trust non sono familiari stretti.
Gli investitori tengono spesso d'occhio le transazioni degli insider, in quanto possono fornire indicazioni sulle prospettive dei dirigenti in merito alla performance futura dell'azienda. Tuttavia, è importante notare che tali vendite possono avvenire per vari motivi, tra cui la pianificazione finanziaria personale, e non indicano necessariamente una mancanza di fiducia nell'azienda.
Snap Inc, nota per la sua popolare applicazione di social media Snapchat, è stata un attore chiave nel settore tecnologico, in particolare nei campi dei social media e della realtà aumentata. L'andamento delle azioni della società è seguito con attenzione dagli investitori e le transazioni di dirigenti di alto livello come Spiegel sono spesso di particolare interesse.
L'azienda non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla transazione, che rimane parte del regolare processo di divulgazione richiesto agli insider aziendali.
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