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Bank of England lascia i tassi fermi: inflazione va nel verso giusto per un taglio

Pubblicato 21.03.2024, 13:35
© Reuters

Investing.com – Dopo la Fed anche la Banca d’Inghilterra ha deciso di lasciare i tassi d’interesse invariati.

Otto membri del comitato della BoE hanno votato per mantenere il costo del denaro al 5,25%, mentre un membro ha manifestato la preferenza per una riduzione del tasso di 0,25 punti percentuali, al 5%.

“Non siamo ancora al punto in cui possiamo abbassare i tassi di interesse, ma le cose stanno andando nella direzione giusta”, ha commentato il governatore Andrew Bailey che ha visto “segnali incoraggianti” per quanto riguarda il calo dell’inflazione.

La banca centrale inglese prevede che il Pil del Regno Unito, dopo essere diminuito nella seconda metà dell'anno scorso, ricomincerà “a crescere durante la prima metà di quest'anno. I sondaggi aziendali sono coerenti con un miglioramento delle prospettive di attività”.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro “sebbene ancora elevata, la crescita nominale dei salari si è attenuata su diversi indicatori”.

L'inflazione annua è scesa al 3,4% a febbraio dal 4% di gennaio e dicembre, leggermente al di sotto delle aspettative del Monetary Policy Report di febbraio. L'inflazione dei prezzi al consumo dei servizi è diminuita ma rimane elevata, al 6,1% a febbraio, mentre la maggior parte degli indicatori delle aspettative di inflazione a breve termine ha continuato a diminuire.

Gli economisti stimano che l'indice dei prezzi al consumo scenderà leggermente al di sotto del target del 2% nel secondo trimestre 2024, leggermente più debole rispetto a quanto previsto in precedenza.

Contemporaneamente, spiega la BoE “la posizione restrittiva della politica monetaria sta pesando sull'economia reale, portando a un mercato del lavoro più rilassato e contenendo le pressioni inflazionistiche. Tuttavia, importanti indicatori della persistenza dell'inflazione rimangono elevati”.

Per questo motivo, concludono i banchieri inglesi, “La politica monetaria dovrà rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo per far ritornare l'inflazione al target del 2% in modo sostenibile nel medio termine in linea con il mandato del comitato”.

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