CANADA - I mercati pubblici canadesi stanno vivendo un'evidente contrazione, evidenziata da un significativo deflusso di capitali e da una riduzione del numero di società quotate alla Borsa di Toronto (TSX). Una recente analisi di Bloomberg ha rivelato che quest'anno sono stati cancellati dal TSX 12,5 miliardi di dollari, con 19 società che sono state privatizzate o hanno dichiarato bancarotta. Tra le uscite più rilevanti vi sono Summit Industrial Income REIT e Home Capital Group Inc.
Anche il ritmo di ingresso di nuovi titoli sul mercato sta rallentando. Quest'anno, c'è stata solo un'offerta pubblica iniziale (IPO) sul TSX, con altre dodici quotazioni sulla sua borsa junior. Complessivamente, questi nuovi operatori hanno raccolto la modesta cifra di 114 milioni di dollari, che impallidisce rispetto alle attività degli anni precedenti. J.R. Laffin, co-responsabile di Stikeman Elliott, un'importante società di Bay Street, sottolinea che le società di private equity stanno mostrando un forte interesse nell'acquisizione di società a piccola e media capitalizzazione a prezzi scontati, utilizzando la "polvere secca" disponibile - nel gergo del settore, il capitale non allocato.
Questa tendenza è indicativa di una potenziale contrazione annuale della capitalizzazione di mercato totale del TSX, che attualmente si attesta a 3,77 trilioni di dollari. L'indice composito S&P/TSX, che rappresenta il principale benchmark azionario canadese, quest'anno ha registrato solo un modesto guadagno del 3,7%. Questa performance è in netto contrasto con il robusto progresso dell'S&P 500, pari a circa il 19%, e sottolinea le sfide che i mercati canadesi devono affrontare.
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