La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 26.03.2020
La scorsa settimana, ho parlato dei fattori che potrebbero influenzare la domanda di greggio. In questo articolo, illustrerò gli scenari positivi e negativi per le scorte di greggio.
Lo scenario del migliore dei casi è quello in cui le scorte diminuiscono contribuendo a far salire i prezzi. Quello peggiore vede invece scorte che continuano a restare alte e prezzi del greggio che rimangono bassi o scendono ancora di più.
Grafico mensile future WTI
5 scenari del migliore dei casi (calo delle scorte)
Ognuno di questi scenari positivi è indipendente dagli altri. Ecco come potrebbe andare:
1. La Russia decide di non aumentare la produzione di greggio. Alcuni segnali indicano che potrebbe succedere. Durante un recente incontro con il ministro dell’energia russo, Alexander Novak, la maggior parte delle compagnie petrolifere della nazione si sono dette contrarie ad un aumento della produzione ad aprile, perlopiù a causa del calo della domanda dovuto al coronavirus.
2. Sebbene sarebbe negativo per l’economia degli Stati Uniti, un taglio delle spese, consolidamenti e bancarotte nel settore dello scisto statunitense potrebbero avere un forte impatto sulla produzione petrolifera.
La produzione potrebbe essere di molto inferiore ai 13 milioni di barili al giorno previsti dall’EIA per il 2020. Secondo un’analisi di Rystad Energy, l’industria dello scisto potrebbe vedere una riduzione di ben il 30% quest’anno. Poiché permane ancora moltissima incertezza sul futuro, in particolare per le conseguenze economiche delle risposte governative al coronavirus, è impossibile prevedere di quanto possa scendere la produzione petrolifera USA nel 2020. Potremmo anche assistere ad un calo sotto i 10 milioni di barili al giorno. Un simile calo sarebbe devastante per i posti di lavoro e la prosperità regionale, ma farebbe diminuire le scorte globali e comincerebbe a spingere su i prezzi del greggio.
3. L’Arabia Saudita si rende conto di non voler davvero produrre 12 milioni di barili al giorno e portare via 300.000 barili al giorno dalle scorte mentre le economie globali sono bloccate.
I motivi potrebbero andare dal decidere che un simile aumento della produzione è deleterio per lo stato di salute a lungo termine dei suoi giacimenti, ai timori per la mancanza di capacità di scorte che ne risulterebbe fino a quando Aramco (SE:2222) non riuscirà a portare la sua capacità a 13 milioni di barili al giorno. Un altro potenziale motivo: l’Arabia Saudita potrebbe incontrare difficoltà nel trovare e tenersi stretti i clienti per un simile aumento drastico della fornitura di greggio.
4. Il greggio da Venezuela, Iran e Libia rimane perlopiù fuori dal mercato, tra le sanzioni che non vengono annullate ed il proseguire dei trambusti economici e politici.
5. L’OPEC raggiunge un accordo per stabilizzare il mercato petrolifero e riesce a mantenere a bordo almeno alcuni dei suoi partner dell’OPEC+. E questo potrebbe succedere già a fine giugno.
4 scenari del peggiore dei casi (aumento delle scorte)
4 scenari indipendenti per le scorte di greggio che potrebbero verificarsi:
1. La Russia continuerà ad inondare il mercato cinese di greggio economico ed aumenterà la produzione ad aprile. Secondo i trader, la Russia invierà già una quantità record di greggio, 12 milioni di barili, in Cina via mare nelle prossime quattro settimane.
2. Le compagnie di scisto negli Stati Uniti vengono salvate dal governo od ottengono ulteriori finanziamenti.Wall Street ed altri potrebbero fornire ulteriori finanziamenti con i benefici che riceveranno dal quantitative easing, o potrebbero decidere di finanziare le operazioni dello scisto con i soldi presi da altri investimenti.
In conseguenza del salvataggio e del finanziamento, la produzione di scisto non si contrarrà nel 2020 come teme il mercato.
3. Malgrado le implorazioni del Presidente Trump di non inondare il mercato di greggio in un periodo di domanda eccezionalmente bassa, l’Arabia Saudita è ostinata e non cambierà il suo proposito.
8L’Arabia Saudita resterà fedele al suo intento di aumentare la fornitura ad aprile a 12,3 milioni di barili al giorno, di cui 12 milioni derivanti dalla produzione. Inoltre, l’Arabia Saudita potrebbe mantenere attiva questa politica per tutta l’estate.
4. L’OPEC non riesce a raggiungere un accordo sulla produzione né a giugno e né a dicembre.
Morale della favola
Come sempre, l’elemento più influente del mercato del greggio per chi lo scambia finanziariamente e non in modo fisico è il sentimento. Domanda chiave da considerare: i trader del greggio credono che le scorte siano salite o scese?
Un calo della produzione di scisto, seppur piccolo, potrebbe avere un impatto enorme sul prezzo per via del modo in cui reagiscono i trader. Un cambio di politica da parte dell’Arabia Saudita potrebbe fare altrettanto. Allo stesso modo, le notizie di un’ostinazione da parte dell’Arabia Saudita o di una perseveranza da parte dello scisto USA potrebbero scatenare forti ribassi del prezzo nelle settimane e nei mesi che verranno.