Un inizio di settimana all'insegna dell'incertezza, con i segnali provenienti dai listini asiatici e dalle commodity currencies che, seppur positivi, non sono ancora così chiari da provocare uan decisa inversione di tendenza dei listini azionari europei.
Assistiamo così a movimenti di recupero isolati (vedi FIAT nelle passate sedute...) e provocati da notizie ed aspettative macro-economiche più che da configurazioni grafiche particolarmente evidenti. Esemplare in tal senso anche il comportamento del BUND, alle prese con un fase di sostanziale stabilizzazione che dovrebbe sfociare in un deciso ritracciamento che viene però continuamente rimandato a causa dei rumors su crisi della Grecia e del debito europeo in generale.
Nonostante una evidente concentrazione di divergenze ribassiste sul BUND, il titolo fatica a violare area 143, al di sotto della quale - per le note correlazioni - si aprirebbe la strada ad un deciso apprezzamento dei listini azionari. Operativamente sarà opportuno attendere almeno una chiusura giornaliera sotto are 143 prima di intraprendere una operatività short. Fino a quando lo scenario economico-politico europeo rimarràtale, infatti, il bund rimarrà sempre e comunque il "bene rifugio per eccellenza" e anticipare un'operatività contraria a questa tendenza non appare una grande idea...
Dicevamo quindi delle commodity currencies che, come anticipato venerdì mattina durante la diretta televisiva "Forex Update" , iniziano a mostrare chiari segnali anticipatori di una prossima inversione di tendenza.
L'aussie (AUDUSD) in particolare, ha finalmente violato al rialzo il canale ribassista in essere da inizio marzo, preparandosi a mettere a segno un recupero/rimbalzo che potrebbe essere di discreta entità. Area 0.9850 sembra un ottimo punto di ingresso LONG, con primo target dinamico in zona 1.02 e stop-loss sotto i recenti minimi.
Importante evidenziare anche in questo caso i riflessi positivi che ricadrebbero sui mercati azionari qualora questo recupero assumesse una maggiore consistenza.
Quanto al petrolio, altra variabile fondamentale per cercare di anticipare/decifrare le future evoluzioni dei mercati, sembra stabilizzare dopo il forte ribasso seguito alla rottura degli importantissimi supporti dinamici (102) e statici (95.20)evidenziati nel grafico a seguire.
Mentre vi scriviamo è in atto un breakout rialzista della prima trendline di brevissimo termine che il petrolio incontra sulla sua strada: area 91.50 potrebbe essere un buon livello per un ingresso long caratterizzato da un ottimo rapporto rischio/rendimento (stop-loss 88.75 / target 95.20).
In conclusione, una rapida occhiata al nostro portafoglio azionario modello che rispecchia fedelmente quanto sopra riportato: lo scenario complessivo indica un potenziale rimbalzo dei mercati azionari in arrivo e, infatti, la nostra presenza su posizioni short sul listino azionario italiano è totalmente stata azzerata con la chiusura dell'operazione su ENI (+6.32%). Al momento siamo posizionati con tre titoli al rialzo, pari ad una esposizione LONG complessiva del 30% che ci sembra assolutamete coerente con il quadro tecnico attuale.
Ne prossimi giorni ci prepariamo a intervenire su ENEL, GENERALI e UNICREDIT che sembrano molto vicini a confermare un segnale di ingresso al rialzo.
Quanto al forex, confermiamo la nostra view positiva su EURUSD, AUDUSD, EURYEN e GBPUSD che, come desccritto nel nostro ultimo report (FX UPDATE: BUY EURYEN E GBPUSD, AUSSIE PRONTO AL BREAKOUT ), sembrano tutti cross pront a percorrere la strada del recupero e su cui quindi posizionarsi in direzione LONG, magari anche approfittando di fasi di debolezza/lateralità come quella attuale.
In conclusione, vi ricordiamo il webinar che terremo oggi pomeriggio in collaborazione con Traderlink, a cui speriamo parteciperete numerosi iscrivendovi al seguente link:
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Buon trading tutti
Pietro Paciello
Ufficio Studi Uptrend Advisory